[06/06/2011] News

Due o tre cose che vanno dette per una mobilitą pił sostenibile

La mobilità è sicuramente una necessità, ci muoviamo per lavoro, per fare la spesa, per fare commissioni e per il nostro piacere (il tempo libero). Quello che ne emerge, però, è sicuramente l'abuso dell'uso dell'automobile anche per distanze brevi  (oltre il 60% egli spostamenti avviene sotto i 5 km - dati ISFORT) ; distanze percorribili tranquillamente a piedi, con una bicicletta, o con i mezzi pubblici.

Peccato che nei riguardi della bicicletta, le nostre città, se non in alcuni rari casi, non siano predisposte per circolare in sicurezza e nel rispetto delle regole, in definitiva non è considerata come un mezzo alternativo dalla maggioranza dei cittadini italiani.

Per quanto riguarda i mezzi pubblici non è questa la circostanza per entrare nelle piaghe di un settore che soffre ed agonizza sempre più, sia per quanto riguarda gli aspetti economici sia per quelli sociali (il mezzo pubblico, è considerato, per diversi motivi, un servizio di serie B).

Voglio, in questa occasione, soffermarmi su alcuni aspetti della mobilità senza addentrarmi in questioni scientifiche, riportando statistiche ecc... desidero semplicemente porre l'accento su alcune "semplici" considerazioni:

Qual è il limite di velocità nelle autostrade italiane (come in gran parte dell'Europa)? ....130 km/h risponderanno i miei lettori; ma allora per quale diavolo di motivo continuiamo a costruire automobili che la superano in una manciata di secondi? Perché ci sono veicoli che possono viaggiare a 200-230 km/h e più? Sono o non sono veicoli fuori legge? Abbiamo fatto regolamenti "restrittivi" per il risparmio energetico negli edifici, per gli elettrodomestici, abbiamo vietato i sacchetti di plastica, le lampadine ad incandescenza, possibile che non riusciamo a fare lo stesso per quanto riguarda i mondo dell'automobile? Possiamo costruire veicoli che consumano come dei carri armati (4-5 km con un litro), che pesano oltre due tonnellate, senza limiti di velocità né di accelerazione... perché permettiamo tutto questo? Consideriamo solamente quanti incidenti mortali avvengono per l'eccesso di velocità (chi possiede un'auto potente,.... corre! non possiamo negarlo), consideriamo inoltre i consumi energetici, le emissioni inquinanti..

Dobbiamo, finalmente, costruire solo veicoli che al massimo possono fare i 150 km/h e che non possono scendere sotto i  13 secondi per raggiungere i 100 km/h che non possono fare meno dei 13-14 km/litro ecc... (solo per fare un esempio) 

Parliamo ora dei motori: il motore termico è un concetto di mobilità ormai vecchio, superato, antiquato, è un sistema con un rendimento che si aggira intorno al 40%....e il resto? Calore, niente altro che calore, milioni di caldaie viaggianti che consumano un'enormità di energia, trasformandone in movimento solo il 40% !

La tecnologia di fine Ottocento permise al belga Camille Jenatzy di superare per primo il traguardo dei 100 km/h con un veicolo elettrico: per la cronaca il record avvenne il 29 aprile 1899 alla media di 105,88 km/h e la macchina aveva il nome augurale di "Jamais contente" (mai contenta).

Un veicolo elettrico ha un rendimento che supera l'80% dell'energia utilizzata.

Finalmente oggi qualcosa nel comparto autovetture si muove in quella direzione. Non è mai troppo tardi, si potrebbe dire, se non fosse che i veicoli proposti da alcune case costruttrici sono di gran lunga molto più costose delle "cugine" a motore a scoppio e poco performanti.

Siamo sulla strada giusta, ma dobbiamo metterci il "turbo". Lo sviluppo della mobilità elettrica (compresa le due ruote e alcuni veicoli nel settore commerciale) sarà un toccasana per le nostre città soffocate dalle polveri sottili. È inutile persistere nel rifilarci il "diesel pulito" con il F.A.P.: il diesel pulito non esiste! È una grandissima fregatura, il F.A.P.  non fa altro che bruciare le polveri incombuste renderle ancora più piccole e dunque di gran lunga più dannose, eliminandole nell'ambiente: nulla si crea e nulla si distrugge! Boicottate il diesel, il diesel uccide (guardate i dati dell'OMS sulle morti nelle grandi città dovute ad un innalzamento delle polveri sottili).

Provate ad andare in bicicletta e respirare a pieni polmoni intanto che accanto vi passa un furgone, un autobus, un veicolo diesel qualunque, provate a passeggiare per qualche decina di minuti e sentite come vi brucia la gola, il naso, gli occhi. Non se ne può più! Se fossero tutti veicoli elettrici non avremmo questo tipo di "fastidio".

Per quelli che stanno pensando che anche l'elettrico inquina perché bisogna produrre l'energia elettrica e la maggior parte avviene con fonti non rinnovabili, posso dire che se anche l'energia fosse prodotta, come succede oggi nella maggior parte da fonti fossili, sarebbe comunque un grande vantaggio dovuto al maggior rendimento dei motori elettrici che consumerebbero la metà dell'energia a parità di km effettuati! Se poi ci aggiungiamo il fatto che possiamo produrre energia da fonti rinnovabili e che eviteremmo di respirare veleni laddove viviamo, cioè nelle nostre città, nei nostri quartieri, sarebbe un gran bel traguardo.

I cosiddetti "limiti" dovuti alla percorrenza di un veicolo elettrico non devono essere assolutamente un freno per il suo capillare sviluppo; la tecnologia delle batterie si sta evolvendo sempre più ed inoltre, la possibilità di creare cambi batterie veloci, presso centri specializzati, ci permetteranno di continuare a viaggiare, come si faceva una volta con il cambio dei cavalli.

Infine uno sguardo al futuro (in realtà già presente) dove veicoli ad aria compressa promettono di salvaguardare, altrettanto bene, l'aria delle nostre città, ci fa ben sperare in un possibile reale miglioramento della qualità della mobilità nei prossimi anni.

Un caloroso invito,quindi, ai governi e agli imprenditori perché si facciano promotori efficaci di questa importante "rivoluzione" ormai imprescindibile.

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