[06/06/2011] News

Fukushima, il governo autorizzerà l’incenerimento dei detriti radioattivi

Intanto parte la campagna di monitoraggio al suolo

Il governo giapponese ha deciso di muoversi su due fronti per cercare di far tornare alla normalità il Paese e le zone più colpite, da terremoto, tsunami e disastro nucleare.
Il ministero della scienza del Giappone ha infatti cominciato a verificare la contaminazione radioattiva del suolo nella prefettura di Fukushima, al fine di produrre una mappa il più possibile dettagliata. Lo studio - a cui partecipano circa 80 esperti provenienti da 35 università e laboratori in tutto il paese - prevede per la prima volta il campionamento diretto di suolo, mentre fino ad oggi, il ministero ha misurato la contaminazione del suolo dagli aerei.
I campioni saranno prelevati ogni 4 chilometri quadrati in aree entro 80 chilometri dalla centrale nucleare e ogni 100 chilometri quadrati nelle zone più lontane. Il ministero prevede di completare lo studio entro la fine di giugno e diffondere i risultati ad agosto.

Contemporaneamente, un gruppo di lavoro creato ad hoc dal governo giapponese ha deciso ieri di consentire ai comuni fuori dalla fascia di 20 chilometri intorno alla centrale di Fukushima, di bruciare rifiuti e macerie radioattivi, previa verifica della disponibilità di inceneritori dotati di sistemi in grado di rimuovere le sostanze radioattive grazie e filtri e depuratori efficienti.
Il panel è stato istituito dal ministero dell'ambiente e coinvolge molti esperti, che tra l'altro aveva già preso la decisione di concedere la stessa opzione a 10 comuni in cui i livelli di radiazione sono relativamente bassi, ma ieri tale opzione è stata allargata anche ad altre zone dove sono presenti detriti altamente radioattivi.

Il ministero dell'Ambiente si è impegnato a valutare la capacità di ogni singolo impianto di incenerimento e appena ne avrà verificato l'efficienza contro le sostanze radioattive darà il via libera ai comuni per incenerire i detriti.

A livello metropolitano invece ci si muove in direzione del risparmio energetico: in previsione della carenza di energia attesa per questa estate, il Governo Metropolitano di Tokyo ha deciso di introdurre per i propri dipendenti lo slittamento in avanti dell'orario di lavoro. In pratica si entra alle 7.30 e si esce alle 16.15, in questo modo il municipio di Tokyo stima di ridurre il consumo energetico del 25 per cento presso la propria sede nel centro di Tokyo, dove lavorano 9.500 dipendenti, ma la misura sarà ampliata anche ad altri luoghi di lavoro, per un totale di 25.000 dipendenti.

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