[01/06/2011] News toscana

Passano i mesi ma la reindustrializzazione della Isi ex Electrolux rimane in fase di stallo

In Consiglio provinciale di Firenze l'assessore al lavoro Elisa Simoni rispondendo ad alcune interrogazioni delle opposizioni, ha fatto il punto sulla vicenda Isi ex Electrolux. «Il 27 aprile scorso è stato nominato dal Tribunale di Firenze il commissario giudiziale che seguirà tutta la vicenda relativa al concordato preventivo. Il 13 maggio si è tenuto il primo incontro tra il commissario giudiziale, le Istituzioni e le organizzazioni sindacali per fare il punto sul lavoro impostato circa il concordato preventivo. Le Istituzioni e le organizzazioni sindacali hanno sottolineato la necessità di tempi brevi per consentire alla nuova cordata (Easy green ndr) di presentare il nuovo piano industriale alla luce del decreto Romani sugli incentivi alle rinnovabili. Isi ha presentato istanza di rinvio del termine del deposito delle spese per il procedimento di concordato preventivo e il Tribunale di Firenze deciderà l'8 giugno sul da farsi. Nel frattempo- ha concluso Simoni- come Istituzioni insieme alle organizzazioni sindacali, continueremo ad occuparci di ciò che ci è più caro ovvero il destino dei lavoratori e di un pezzo importante del nostro tessuto produttivo».

Non ci sono quindi grandi passi avanti sulla vicenda e come ha rilevato il consigliere Marco Cordone (Lega Nord) le conseguenze ricadono sui lavoratori. «La tristezza è che 370 lavoratori e le loro famiglie devono riscuotere circa 6 mila euro a dipendente della ex Isi. C'è una nuova cordata pronta a rilevare, però c'è un grande problema di recupero crediti e si parla di taglio del personale per poco meno di 100 persone». Sulla stessa linea anche Rifondazione comunista che segua la vicenda fin dall'inizio, ormai da circa due anni.

«Si parla dell'ingresso di una nuova cordata che ha come punto di riferimento la riscrittura del piano industriale e la reinternalizzazione dei 375 lavoratori che dall'11 marzo sono in presidio nello stabilimento- ha ribadito il consigliere Andrea Calò- Abbiamo la necessità di capire in modo dettagliato come la nuova cordata entrerà in Isi, come saranno onorate le pendenze che ci sono, come saranno sostenuti i lavoratori» e come potrà essere restituita "a vita" questa importante realtà produttiva, che ha scelto di riproporsi in un settore della green economy.

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