[31/05/2011] News

Nuovi simboli Ue per la balneabilità

Arrivano le informazioni per il pubblico sulle acque di balneazione. L'Ue pubblica sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi i simboli sulla classificazione delle acque di balneazione e di ogni eventuale divieto di balneazione o avviso che sconsigli la balneazione.

E' la direttiva del 2006 quella relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione che prevede l'obbligo di informazione. La direttiva è finalizzata a preservare, proteggere e migliorare la qualità dell'ambiente e a proteggere la salute umana. Infatti, stabilisce disposizioni in materia di monitoraggio e classificazione; di gestione e di informazione al pubblico in merito alla qualità delle acque di balneazione.

Il pubblico quindi, deve essere informato adeguatamente e tempestivamente dei risultati del monitoraggio della qualità delle acque di balneazione e delle misure di gestione dei rischi per prevenire pericoli per la salute, specialmente in caso di eventi di inquinamento prevedibile a breve termine o anomali. E a tale proposito dovrebbero essere applicate le nuove tecnologie che consentano al pubblico di essere informato efficacemente e in maniera comparabile sulle acque di balneazione in tutta la Comunità.

La direttiva del 2006 si applica a qualsiasi parte di acque superficiali nella quale l'autorità competente prevede che un congruo numero di persone pratichi la balneazione e non ha imposto né un divieto permanente né ha emesso un avviso che sconsiglia permanentemente la balneazione. Ma non si applica alle piscine e terme; alle acque confinate soggette a trattamento o utilizzate a fini terapeutici e alle acque confinate create artificialmente e separate dalle acque superficiali e dalle acque sotterranee.

Del resto la politica ambientale della Comunità punta a un livello elevato di protezione, cerca di contribuire a perseguire gli obiettivi di conservazione, di protezione, di miglioramento della qualità dell'ambiente e di tutela della salute umana. L'acqua è una risorsa naturale limitata e, in quanto tale, la sua qualità dovrebbe essere protetta, difesa, gestita e trattata. Le acque superficiali, in particolare, sono risorse rinnovabili che hanno capacità limitate di recupero dopo un impatto negativo causato dalle attività umane.

 

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