[24/05/2011] News

L’antropocene: sè è già iniziato, sarebbe la prima volta che si può tornare indietro nel tempo

La sua causa scatenante ha la possibilità - come nei vecchi film sui viaggi nel tempo - di riavvolgere, almeno in parte, il film della storia

È stato il premio Nobel per la chimica Paul Crutzen, nell'anno 2000, a coniare il termine "antropocene", per indicare una nuova era geologica del pianeta Terra segnata dalla presenza dell'uomo. Il termine ha avuto fortuna. È stato adottato dai mass media. E lo usano anche molti ricercatori, non solo in opere di divulgazione ma anche in articoli tecnici, pubblicati su riviste con peer review.

Ma la parola antropocene ha una qualche reale valenza scientifica? Davvero il pianeta mostra evidenze geofisiche, geochimiche e biologiche così significative della presenza della specie Homo sapiens sulla sua superficie, soprattutto negli ultimi duecento anni (gli anni della rivoluzione industriale), da caratterizzare una nuova epoca geologica?

A questa domanda - dalle implicazioni profonde e di cui abbiamo già parlato anche venerdì scorso (vedi link) - hanno cercato di rispondere i membri di un gruppo di lavoro dell'International Commission on Stratigraphy riunitisi a Londra lo scorso 11 maggio. Non trovando un accordo.

C'è infatti chi sostiene che gli elementi per verificare l'impronta umana sull'ambiente ci sono, sono di diversa e indipendente natura, e sono tali da segnare una soluzione di continuità nell'Olocene: la "dolce" era post-galciale iniziata circa 12.000 anni fa. Sulla rivista Nature si è fatto interprete di questa posizione Jan Zalasiewicz, un esperto di stratigrafia dell'Università di Leicester (Gran Bretagna), indicando i principali "segni" dell'antropocene.

1. Oltre la metà delle terre emerse libere da ghiacci è utilizzata dall'uomo: sia attraverso il processo di urbanizzazione sia attraverso la progressiva estensione delle terre coltivate.

2. La concentrazione crescente di anidride carbonica in atmosfera porterà, entro la fine del secolo, a un aumento dell'acidità degli oceani compreso tra 0,3 e 0,4 unità di pH. Il che determinerà la dissoluzione delle conchiglie di molti specie marine con effetti che si protrarranno per almeno un millennio. Una condizione simile si è avuto solo durante il Massimo Termico del Paleocene-Eocene 55 milioni di anni fa, quando la temperatura media del pianeta aumento di 6 °C in circa 20.000 anni.

3. Entro la fine di questo secolo potremmo trovarci proprio in quelle condizioni: la gran parte degli scenari di previsione dei cambiamenti climatici sostiene che l'aumento della temperatura media alla superficie del pianeta potrebbe essere di quell'ampiezza.

4. Il 20% delle specie viventi su larghe aree è invasiva. E questa è una condizione nuova, rispetto al passato.

5. Se la liste delle specie considerate a grave rischio di sparizione si trasformerà in una lista delle specie scomparse, ci troveremmo nel pieno di una nuova estinzione di massa: la sesta negli ultimi 600 milioni di anni.

Poiché tutto questo è causato dall'uomo, sostiene Zalasiewicz, è giusto definire "antropocene" l'era geologica in cui viviamo.

Gli scettici, tuttavia, oppongono almeno due argomenti molto importanti. Primo di tutto questo nelle rocce e negli strati geologici non c'è traccia. In altri termini i cambiamenti, quando ci sono davvero, sono troppo recenti per poter trarre conclusioni. Inoltre la gran parte dei cambiamenti sono previsioni, non fatti attuali. Insomma, potremmo entrare nell'era dell'antropocene. Ma non abbiamo prove scientifiche sufficienti per dire che in questa nuova era segnata dall'uomo siamo già entrati.

Tutto questo, dicevamo, ha implicazioni profonde. Ivi inclusa quella di non confondere tra scienza e visioni del mondo. Tuttavia la discussione ci propone un sottile paradosso.

Se l'antropocene - l'era geologica segnata dall'uomo - non è una realtà già attuale, resta uno degli scenari futuri possibili. Ma uno scenario indesiderabile, che noi possiamo ancora modificare. L'antropocene è dunque la prima era geologica - il primo grande cambiamento nella storia della Terra - che può essere evitata dall'azione consapevole del suo agente causale.

Se l'antropocene è già iniziato, la sua causa scatenante ha la possibilità - come nei vecchi film sui viaggi nel tempo - di riavvolgere, almeno in parte, il film della storia, ritornare indietro e intraprendere un altro cammino. E anche questo è qualcosa che non è mai avvenuto in passato.

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