[20/05/2011] News

Catene umane, presidio davanti alla Camera e iniziative per il referendum che si vuol far dimenticare

I comitati referendari "Vota Sì per Fermare il Nucleare" e "2 sì per l'Acqua Bene Comune" hanno indetto per il 23 e 24 maggio, parallelamente al voto previsto alla Camera per il decreto "omnibus", Un presidio permanente davanti a Montecitorio «A difesa della democrazia, del diritto al voto e all'informazione».

Secondo i due comitati referendari per il nucleare si tratta di «Una norma che prende in giro gli italiani con un finto addio al programma atomico e punta a cancellare il quesito sul nucleare sottraendo ai cittadini il diritto a scegliere sul loro futuro» e inoltre per l'acqua «Il governo sta tentando di depotenziare i referendum sull'acqua, proponendo la creazione di fantomatiche autorità garanti. La mobilitazione vuole altresì richiamare l'attenzione sulla necessità di garantire il diritto ad una corretta ed adeguata informazione rispetto alla scadenza referendaria. I due comitati denunciano, infatti, la censura che ha colpito i referendum e il silenzio quasi assoluto della tv pubblica, e chiedono sia data ampia visibilità all'appuntamento elettorale del 12 e 13 giugno affinché risulti garantito a tutti i cittadini il diritto al voto libero e informato».

I Comitati referendari rivolgono anche un appello al mondo dello spettacolo, della cultura e della scienza «Affinché intervengano al presidio del 23 e 24 maggio portando il loro contributo alla causa referendaria. A loro va la richiesta, data l'emergenza democratica sui referendum, di trasferire il loro impegno dalla stampa alla piazza. Alle ore 15.30 di lunedì 23 si terrà un incontro con la stampa in piazza Montecitorio».

Il comitato vota Si per fermare il nucleare ha presentato oggi anche lo spot tv "Fermiamo il nucleare".

Intanto fervono i preparativi, da Matera a Saluggia, da Palma di Montechiaro, da Caorso a Montalto di Castro, per le lunghe catene umane che sabato e domenica uniranno simbolicamente l'Italia «Per bloccare definitivamente l'ipotesi nucleare. Per informare correttamente i cittadini sui rischi dell'atomo e sulle possibilità offerte dalle rinnovabili, stand informativi saranno allestiti in tutte le località coinvolte».

L'appuntamento nazionale è a Caorso, dove tantissimi volontari saranno impegnati in diverse coreografie antinucleari che si concluderanno con una lunga catena umana che si snoderà dalla vecchia centrale fino al paese. Parteciperà anche il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, che sottolinea: «Partecipare è fondamentale per dare un segnale forte e chiaro al governo che cerca di cancellare il referendum sull'atomo del 12 e 13 giugno. Tutti i cittadini debbono avere il diritto di esprimersi su un tema decisivo per il loro futuro. La Sardegna ha già lanciato un forte e netto No al nucleare, ora tocca al resto d'Italia».

Il comitatio vota Si spiega: «Vogliamo un'Italia senza nucleare! Vogliamo farlo sapere a chi vuole cancellare il referendum e rimandare i programmi atomici solo di qualche anno? Abbiamo l'occasione per farlo. Con diverse catene umane che sabato prossimo, 21 maggio, cingeranno altrettanti siti nucleari o in lista per diventarlo. E' importante far sentire che tutta l'Italia è unita nel volere un futuro senza nucleare. Far vedere quanto è forte la voglia di dire ‘no' alle centrali atomiche. Dobbiamo muoverci tutti, portare amici e parenti, far girare l'appuntamento. Facciamo assaggiare ai nuclearisti un anticipo del referendum».

Chi volesse partecipare alle catene umane organizzate dal Comitato Vota Si per fermare il nucleare, può recarsi a Palma di Montechiaro (Agrigento - sabato ore 10.30), Caorso (Piacenza, ore 15), Saluggia (Vercelli ore 15), Chioggia (Venezia - ore 15), Monfalcone (Gorizia ore 15), Termoli (Campobasso - ore 15), Scanzano Jonico (Matera - ore 15) e alla foce del fiume Sele (Scavi di Paestum, Salerno - ore 17). In serata sarà la volta di Nardò (Lecce - ore 19.30), mentre domenica l'appuntamento è a Montalto di Castro (Viterbo - ore 10).

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