[19/05/2011] News

Incentivi alle rinnovabili, Aeeg: «100 miliardi tra il 2010 e il 2020»

Durante un'audizione in commissione Ambiente della Camera dei deputati, l'Autorità per l'energia elettrica e il gas ha parlato di incentivi per le fonti rinnovabili. I costi d'incentivazione delle produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nel periodo compreso tra il 2010-2020 è prossimo ai 100 miliardi di euro- ha dichiarato Aeeg- Nell'ipotesi che i consumi finali di energia al 2020 siano pari a 374 TWh,  come prevede il Piano di azione nazionale elaborato dal governo, il costo dell'incentivazione sarebbe compreso tra i 2,7 e i 3,3 centesimi di euro per kWh, il doppio rispetto ad oggi e circa il 17-20% dell'attuale costo unitario del kWh elettrico al lordo delle imposte».

«L'onere sul 2020 per l'incentivazione, rapportato al costo dell'energia di oggi, dovrebbe essere quantificato intorno al 17-18% delle bollette- ha affermato il presidente dell'Autorità per l'Energia e il Gas, Guido Bortoni- Per quest'anno stimiamo l'incentivazione rinnovabile che va sulle bollette intorno ai 6 miliardi di euro, quella per il fotovoltaico sopra i 3 miliardi».

Le rinnovabili nel tempo, anche quelle oggi meno "mature", si sosterranno da sole, questo prevedono gli operatori del settore quindi queste cifre potrebbero essere anche riviste. Comunque qualche suggerimento per ridurre i costi lo ha fornito  l'Autorità per l'energia elettrica e il gas: sono indispensabili meccanismi di incentivazione stabili, scadenze certe e una distribuzione nel tempo che promuovano anche l'innovazione tecnologica e una filiera industriale nazionale.

«Molte delle attuali criticità nei meccanismi incentivanti derivano dalle continue modifiche nel tempo e quindi è ritenuta fondamentale una stabilità normativa- ha continuato Bortoni- Un modello efficiente di gestione degli incentivi, dovrebbe prevedere obiettivi quantitativi e temporali, distinti per ciascuna fonte e fissati da Governo e Parlamento, lasciando alla stessa Autorità la responsabilità di definire gli strumenti e le modalità per raggiungere questi obiettivi al minimo costo». Per raggiungere gli obiettivi europei a costi il più contenuti possibili Bortoni ha proposto di puntare su un «sistema di incentivi basato su meccanismi di mercato, di rafforzare l'efficienza energetica (grazie ai certificati bianchi sono stati risparmiati 6,7 milioni di tep addizionali, pari al 2% dei consumi elettrici nazionali su base annua, con un onere di appena 531 milioni di euro dal 2005 al 2009) di superare le criticità nelle reti, prevedendo strumenti normativi e regolatorio che rendano più certe e omogenee sul territorio nazionale le procedure di autorizzazione di connessione».

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