[17/05/2011] News toscana

Legambiente, sì con riserva alla "rivoluzione" Renzi nel centro storico di Firenze

«Operazione condivisibile, ma è necessaria maggior partecipazione e informazione dei cittadini»

La rivoluzione voluta dal sindaco Matteo Renzi per il centro storico di Firenze sembra procedere pur tra diverse difficoltà. Ieri sono entrati in vigore i nuovi orari per il carico e scarico merci che ora sarà possibile effettuare in un'unica fascia oraria dalle 7.30 alle 9 e si incominciano a delineare le tipologie per le nuove pedonalizzazioni: quella di Via Tornabuoni sarà di tipo A, cioè un'area pedonale a tutto tondo (di tipo hard), mentre per piazza Pitti il provvedimento sarà più "leggero" rispetto a quanto annunciato.

Molto probabilmente sarà predisposta un'area pedonale di tipo B in modo da lasciar passare bussini, residenti, taxi e disabili, ma il provvedimento a parere del sindaco dovrebbe comunque limitare i passaggi in quella zona dell'80%, da 5000 a 1000 (qualche dubbio sull'efficienza, in questi termini, della limitazione rimane ndr).

Ovviamente per tutte queste proposte (attuate o da attuare) non sono mancate le polemiche: parte dei commercianti si sono sentiti vessati fino ad annunciare ricorsi al Tar come ha fatto Confcommercio, ma è doveroso sottolineare che sul fronte opposto molti cittadini residenti intravedendo la possibilità di poter "respirare" meglio hanno anche chiesto misure di tutela più estese e più drastiche.

In questo quadro greenreport.it ha chiesto a Legambiente Toscana un'opinione sulle novità in tema di mobilità proposte dall'amministrazione Renzi. «Questi provvedimenti, sia la regolazione del carico e scarico merci, sia le proposte di nuove aree pedonali sono in linea teorica da appoggiare - ha dichiarato Luigi Pingitore responsabile mobilità dell'associazione ambientalista - il problema è che sono realizzati senza condivisione e programmazione. Non si conosce ancora il disegno complessivo per la città partito con la pedonalizzazione di piazza Duomo».

Qualcuno ha paventato il rischio che con questi provvedimenti si limiti l'accesso e la vivibilità ai residenti lasciando il "salotto buono" della città ai turisti e alle attività legate strettamente al turismo

«Per mantenere un centro storico con la residenza, vitale e sostenibile è necessario avere un servizio di trasporto pubblico all'altezza. La soluzione più convincente che era stata proposta, che stava in piedi anche in termini di sostenibilità economica, era quella del passaggio di una linea di tramvia in centro, utilizzabile da residenti e turisti vista la sua capacità di carico. Sappiamo come è andata, ma il problema rimane e deve essere assolutamente risolto».

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