[12/05/2011] News

Summit in Provincia per l’accoglienza dei profughi

Si è svolto oggi, a Palazzo Granducale, un incontro fra i rappresentanti della Regione, della Provincia e dei Comuni del territorio provinciale, per la predisposizione delle attività di accoglienza di una  parte delle persone attualmente  ospitate nelle strutture di Lampedusa.
L'incontro, convocato dalla Provincia in qualità di ente coordinatore dei rapporti con i Comuni e  la Regione, era presieduto dal presidente della Provincia Giorgio Kutufà. Erano presenti gli assessori provinciali alla Protezione civile e alla qualità sociale, Maria Teresa Sposito e Monica Mannucci,  la dirigente della Protezione civile della Regione e commissario per la gestione dell'emergenza immigrati per la Toscana, Maria Sargentini, il dirigente  della Provincia, Enrico Bartoletti con il responsabile dell'Unità di servizio della Protezione civile, Angelo Mollo, gli amministratori dei Comuni Livorno, Collesalvetti, Rosignano, Cecina, Bibbona, San Vincenzo, Campiglia, Piombino e Portoferraio.
Dopo gli interventi delle settimane scorse, per far fronte all'arrivo dei migranti tunisini,  l'attuale fase riguarda, invece, la gestione dell'accoglienza dei profughi, per la quale il presidente della Regione Rossi ha già annunciato l'applicazione della strategia di "disseminazione" sul territorio regionale, già adottata con successo precedentemente. "Le persone che arriveranno - ha detto il presidente Kutufà - saranno quasi interamente profughi provenienti dalle zone di guerra, e il riconoscimento di tale status comporta problematiche di gestione differenti rispetto a prima, sia per gli aspetti giuridici derivanti dalla richiesta di asilo, sia per gli aspetti che riguardano la permanenza nelle strutture di accoglienza".
In questo senso l'obiettivo dell'incontro è stato quello di avviare con i Comuni un primo momento di approfondimento dei vari problemi, ed una ricognizione di massima rispetto alle questioni legate alle strutture disponibili per l'accoglimento.
"Nella gestione delle attività - ha detto l'assessore Sposito - saranno chiamati a collaborare oltre alle associazioni di volontariato della protezione civile, anche quelle che operano nel sociale. In questa fase, infatti, ci troveremo di fronte a problemi che vanno oltre la mera accoglienza di passaggio, come è stato con i migranti. Con il concorso di Regione e Comuni,  dovranno essere approntate attività di mediazione culturale, linguistica e legale al fine di accompagnare i nuovi arrivati in un percorso di integrazione con le comunità locali".
Una prima parte di profughi è arrivata nei giorni scorsi via nave. Di questi una quarantina di persone sono già state accolte nelle strutture di Piombino, mentre altri sono stati  dislocati in  altre località della Regione.

Livorno,  12 maggio 2011

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