[06/05/2011] News toscana

Nuovo cemento come preannunciato: come rispondere

Sacconi, Brambrilla, Matteoli  avevano già preannunciato che, in nome della ripresa, si sarebbe dato mano libera per costruire, anche in zone delicate,  porticcioli, campi da golf, residence, alberghi e via cementificando anche in territori protetti senza tante regole e vincoli.

Puntuale è arrivata  la decisione del Consiglio dei ministri con il piano casa e tutto il resto che permetterà di spalmare rovinosamente nuovo cemento.

A chi delle regole se ne infischia, badando bene dal qualificarle, potenziarle e farne una condizione per il governo del territorio, non si risponde, però, solo con la denuncia.

Si risponde facendo in modo che le regioni e gli enti locali mettano in campo idee, norme, programmi che facciano argine a chi si mette sotto i piedi le esigenze e il ruolo dei  bacini, dei parchi, dei piani territoriali di coordinamento delle province e della pianificazione  comunale.

E in particolare ciò devono farlo quelle regioni come la Toscana che hanno la sensibilità, l'esperienza e la competenza per contrastare il malgoverno del territorio.

Devono farlo mettendo in campo in maniera coordinata tutto il sistema istituzionale sbloccando situazioni come quella dei parchi che da tempo sono in sofferenza.

Il 14-15 settembre scorso nella presentazione delle prime proposte di razionalizzazione della spesa, Rossi, in Consiglio regionale, disse che si profiliva ‘anche una riorganizzazione dell'amministrazione per gli Enti Parco'. Nelle conclusioni del dibattito si ribadì che si sarebbe proceduto al ‘riordino dei Parchi regionali'. La nuova legge, predisposta  qualche  anno fa ma mai approvata, tornava insomma all'odg. Finora però non se ne hanno notizie salvo la decisione inopinata di riservare ai presidenti dei parchi regionali un trattamento ridicolo. Trovo singolare che, mentre impazzano le polemiche sulle scelte scellerate del Governo in campo ambientale e in particolare su bacini e parchi, su questo punto non si proceda con una sollecita consultazione istituzionale che sblocchi quel che da troppo tempo aspetta di uscire dai cassetti. Noi ci siamo dotati anche di una legge sulla partecipazione e oggi ne avremmo molto bisogno, specie su aspetti così delicati e importanti.

Torna all'archivio