[04/05/2011] News toscana

Il mistero della bomba da far esplodere nel parco di San Rossore

A quanto pare nei prossimi giorni terrà una riunione alla Prefettura di Pisa per organizzare l'esplosione di un ordigno bellico ritrovato circa due mesi fa durante i lavori di realizzazione del Porto di Marina di Pisa. Da notizie ufficiose, che però arrivano da più fonti, enti locali e prefettura ritengono idonea per l'esplosione dell'ordigno, una bomba incendiaria di 500 libbre, la spiaggia di San Rossore, perché non ci sono abitazioni e persone nelle vicinanze.

Qualcuno sospetta che la decisione venga presa solo adesso, perché il Parco di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli è depotenziato per la mancanza del presidente, che si è dimesso per candidarsi a sindaco di Vecchiano, con la conseguente impossibilità di riunire il consiglio direttivo.

Diversi ambientalisti sostengono che non ci sono ragioni di urgenza, dato che l'ordigno è stato ritrovato due mesi fa, ma solo la necessità di non bloccare il cantiere del porto di Marina e sottolineano la il rischio di danni al bosco che a San Rossore è vicino alla spiaggia, dato che si tratta di una bomba incendiaria.

Abbiamo sentito Carlo Galletti, di Legambiente, che ci ha detto: «Effettivamente, siamo in un sito di interesse comunitario e in una Zona di protezione speciale, dove un simile evento costituisce un danno immediato e disturbo per la fauna, tra l'altro nel periodo delicato delle migrazioni con centinaia di animali che quotidianamente transitano dalle coste del Parco. Nei parchi la legge quadro vieta ai privati di introdurre armi e esplosivi, non vieta agli organi della Pubblica Amministrazione di introdurre ordigni bellici ...».

Altri si chiedono se ci sia proprio bisogno di usare proprio il Parco per queste attività, visto che nel raggio di pochi chilometri sono disponibili poligoni militari e cave dismesse. Qualcuno vede il brillamento della bomba come l'ennesimo tentativo di "depotenziare" il parco e dice che può anche essere che queste alternative non siano percorribili, però probabilmente questa decisione non dovrebbe essere semplicemente rimessa agli uffici del Parco, ma avvenire attraverso un' assunzione di responsabilità dei suoi organi politici, o in loro assenza, della Regione di cui il Parco è ente strumentale.

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