[03/05/2011] News

Fukushima. Il Giappone mette on-line i dati sulla radioattivitą secretati per non creare panico

La Tohoku Electric Power discuterą la richiesta degli azionisti di chiudere 2 centrali nucleari

In Giappone il clima di sospetto su quel che è realmente accaduto dopo l'incidente nucleare della centrale di Fukushima Daiichi è in aumento, forse è per correre ai ripari che solo ieri il governo giapponese ha annunciato che da oggi inizierà la diffusione dei dati sulle radiazioni emesse dalla centrale nucleare, che inizialmente aveva secretato per paura di provocare panico.

I dati in questione provengono da un sistema informatico chiamato "Speedi" che prevede la diffusione di sostanze radioattive sulla base delle misurazioni di radiazione reali in varie località e delle condizioni meteorologiche. Oggi verranno divulgati i dati di 5.000 campioni raccolti da una task force congiunta del governo e della Tepco. Le informazioni fino ad ora "blindate" saranno disponibili sui siti del ministero della scienza, della Nuclear and industrial safety agency (Nisa) e della Nuclear safety commission del Giappone.

Il segretario generale della task force congiunta e primo consigliere del ministro, Goshi Hosono, si è scusato per il ritardo nella pubblicazione dei dati e ha detto che «La task force aveva omesso le informazioni perché alcuni dati si basano su ipotesi eccessivamente rigorose e temeva che potessero scatenare il panico. Ma la task force ritiene ora che il panico possa essere evitato se si dispone di una chiara spiegazione delle proiezioni».

Poi ha promesso che in futuro tutti i dati verranno immediatamente resi noti. «La task force - ha detto Hosono - effettuerà un controllo mensile su come la Tepco sta procedendo con il suo piano per portare sotto controllo. la crisi nucleare». L'azienda il 17 aprile ha annunciato una "recovery roadmap" che prevede la stabilizzazione della situazione in 6-9 mesi.

Intanto la Tohoku Electric Power ha detto che discuterà la richiesta di un gruppo di suoi 232 azionisti che hanno presentato i documenti necessari per votare una proposta per chiudere le due centrali nucleari dell'azienda. La Tohoku ha accolto la richiesta che dovrebbe essere messa in votazione all'assemblea annuale che si terrà a fine giugno. Si tratta di due centrali nucleari installate nel Giappone nord-orientale: una nel villaggio di Higashidori, nella prefettura di Aomori, e l'altra nella città di Onagawa, nella prefettura di Miyagi.

Gli azionisti chiedono anche che l'impresa energetica metta fine ai suoi investimenti nelle imprese che si occupano del ritrattamento di combustibile nucleare esaurito, compreso l'impianto di ritrattamento di Rokkasho Village, nellprefettura di Aomori.

Il rappresentante dei 232 azionisti, Hironori Shinohara, ha sottolineato che le compagnie energetiche si stanno muovendo per introdurre ulteriori misure di sicurezza dopo l'emergenza nucleare che coinvolge la Tokyo Electric Power Company (Tepco) «Ma gli incidenti non accadono mai all'interno degli stessi scenari», per questo «E' molto importante chiudere gli impianti nucleari».

La Tohoku Electric Power è in grosse difficoltà di fronte a questa offensiva dei suoi azionisti ed un suo funzionario che ha voluto restare anonimo ha detto alla rete televisiva Nhk che e «La società prende estremamente sul serio il disastro che affronta la Tepco. La Tohoku Electric esaminerà la proposta e lo sottoporrà all'assemblea insieme ai commenti dei membri del consiglio».

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