[07/03/2011] News toscana

Il parco dell'Arcipelago e le parole indecorose di Barbetti

PISA. Anche quando sembra che si sia toccato il fondo c'è sempre qualcosa e qualcuno che ti smentisce a conferma che al peggio non c'è fine. E' il caso delle dichiarazioni di Barbetti sul ‘suo' parco, quello dell'Arcipelago.

Venerdì avevo ricordato che solo 6 parchi nazionali su 24 sono con gli organi a regime e quindi operativi. Gli altri, inclusi quelli dove si stanno confezionando operazioni rovinose per un parco e il suo territorio, sono senza presidente o senza direttivo o senza direttore.

Barbetti ovviamente di tutto questo ne sa qualcosa essendo stato per anni commissario del ‘suo' parco senza imbarazzo alcuno. Ha considerato tranquillamente legittima una situazione che non lo era e che aveva in ogni caso effetti paralizzanti per il parco e per le istituzioni di quel territorio. Istituzioni che con la Comunità del parco, come prevede la legge, sono ritornate a poter svolgere regolarmente quel ruolo che gli compete. Barbetti ne è responsabile e in questa veste è stato invitato dal direttore generale del ministero dell'ambiente Grimaldi a provvedere al piano socio-economico o meglio al completamento del lavoro avviato.

Apriti cielo. Barbetti si è incavolato di brutto intanto per non essere stato preavvisato almeno con una telefonata il che gli fa dire che si tratta sicuramente di un intervento politico. Chissà di che genere fosse quello che lo ha riguardato a lungo; umanitario?

Ma il bello -anzi il brutto e l'indecoroso- deve ancora venire ed l'affermazione che lui non può fare nulla perché ‘il parco non c'è più' e lui ‘si vergogna di un parco inesistente sul territorio'. Su quel territorio di cose di cui vergognarsi ce ne sono state sicuramente e Barbetti lo sa, ma non hanno certo riguardato il parco perché altri sono finiti sotto processo. E se anche fosse vero che il parco non fa bene il suo mestiere la Comunità del parco ossia l'insieme delle istituzioni rappresentative che lo compongono dovrebbe a maggior ragione farsi valere e sentire, ad esempio, con il piano che oggi non è affidato-fortunatamente -ad un commissario. Non entro nel merito perché lo fatto in maniera documentata la direttrice Zanichelli. Ma se c'è una cosa vergognosa è non assumersi senza scuse o pretesti le proprie responsabilità e fare dignitosamente la propria parte.

Pochi giorni fa a Firenze abbiamo avuto un riuscito incontro nazionale per il rilancio dei parchi promosso dal gruppo di San Rossore.

Non abbiamo cavillato o arzigogolato su chi porta maggiori o minori responsabilità per la crisi che stanno vivendo i parchi specialmente ma non solo nazionali. Abbiamo seguito il percorso inverso; individuare come tutti dobbiamo e possiamo fare per uscirne da Roma al più piccolo comune. Barbetti evidentemente preferisce invece continuare a sparare in modo indecoroso.

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