[03/03/2011] News toscana

Una "Banca della Terra" per rilanciare l'agricoltura

LIVORNO. Parlando di economia ecologica, l'agricoltura è uno dei settori più importanti. Anche in Toscana, dove il settore è piuttosto in crisi, ma per il quale la Regione è pronta a investire per un suo rilancio. L'assessore regionale all'agricoltura, Gianni Salvadori, si è detto infatti favorevole alla proposta di "Banca della Terra" formulata da Legacoop Toscana e illustrata stamani nella sede della Lega a Firenze, durante una conferenza stampa alla quale ha partecipato lo stesso assessore regionale.

«L'età media degli addetti in agricoltura - ha ricordato Salvadori - in Toscana è di 63 anni e questo testimonia quanto sia urgente favorire iniziative che portino giovani nel settore. In Toscana inoltre il costo della terra è molto elevato e anche questo è un altro elemento da tenere in considerazione se si vuol favorire il ricambio generazionale. Una proposta come quella della "Banca della Terra" è importante per la Regione Toscana e potrà aiutare non solo a favorire il ricambio generazionale, ma a "fare impresa" in agricoltura.»

Quantificati in circa 70 mila ettari la quantità di terreno agricolo oggi incolta - alla faccia anche di chi dice che gli impianti fotovoltaici a terra rubano spazio all'agricoltura, ma questa è un'altra storia ... - l'assessore ha ammonito sul pericolo di ulteriori abbandoni: «Quest'anno - ha detto esemplificando - quanti sono stati gli olivicoltori che non hanno raccolto le olive perché il prezzo non era remunerativo? Qui esiste un rischio concreto - ha aggiunto - e noi dobbiamo agire, in concretezza, per tutelare un grande patrimonio, quello agricolo, che abbiamo ereditato, ma che rischiamo di perdere. Un patrimonio che oggi vale l'11-12% del Pil regionale.»

Per scongiurare questo rischio l'assessore ha detto: «Dobbiamo "inventarci" pezzi di futuro, la proposta della Banca della Terra rappresenta proprio questo, un "pezzo di futuro". E' una proposta che come Regione sosterremo per quanto ci sarà possibile.»

L'assessore ha poi ricordato il progetto "Giovani sì" della Regione, che prevede una dotazione di 300 milioni di euro per i giovani, dei quali 30 milioni per i giovani agricoltori. «Una scelta di campo - ha sottolineato - in un momento non facile, che testimonia come la Regione, con in testa il suo presidente, sceglie di puntare sui giovani. Proprio nei giorni scorsi - ha proseguito - abbiamo avviato un tavolo di lavoro con le associazioni di categoria che servirà per definire i binari nei quali si articolerà l'intervento regionale. La proposta della "Banca della Terra" rientrerà in uno di questi binari.»

L'assessore si è detto poi convinto della necessità di superare l'attuale impostazione del Piano di Sviluppo Rurale, che è "strutturato in forma orizzontale" per passare ad una "impostazione più mirata" in modo d a massimizzare i risultati incentivando progetti di impresa in sinergia con le altre azioni della Regione. «Ad esempio - ha spiegato - laddove l'energia, grazie anche a progetti regionali, sarà a più basso costo si potranno incentivare determinati progetti, laddove invece ci sarà più acqua se ne potranno incentivare altri.»

Infine un cenno al possibile uso del demanio regionale. «C'è una tendenza dei giovani a riscoprire l'agricoltura, le Università di agraria registrano incrementi di iscrizioni a due cifre, noi dobbiamo dare un'opportunità a questi giovani. Ad Alberese, ad esempio, abbiamo avviato un percorso che metterà a disposizione dell'Istituto Tecnico locale una parte della terra del demanio regionale per fare didattica. Ma siccome da quell'istituto escono ogni anno un buon numero di giovani - ha concluso Salvadori, se mpre esemplificando - potremmo anche mettere a disposizione un po' di terra per cooperative di giovani che vogliano fare impresa in agricoltura, in un contesto di filiera che garantisca non solo l'insediamento, come avviene oggi con i premi di primo insediamento, ma anche uno sbocco remunerativo dei prodotti».

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