[02/03/2011] News

Lupi e pipistrelli a scuola nel Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano

LIVORNO. Nei due progetti Life Natura sui quali è impegnato il Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano c'è anche una forte componente didattica. «Una componente essenziale - spiega l'Ente parco - in quanto rivolta alla crescita della conoscenza del territorio da parte delle giovani generazioni e alla diffusione della sensibilità ambientale, indispensabile per assicurare il successo di ogni intervento di salvaguardia».

Nei giorni scorsi, i responsabili delle attività del Parco legate ai due progetti hanno incontrato dirigenti e insegnanti del Centro di coordinamento per la qualificazione scolastica di Castelnovo ne' Monti, «Per presentare tutte le opportunità che le due iniziative offrono ai diversi gradi di scuola e per mettere a disposizione dei docenti veri e propri "pacchetti didattici", studiati appositamente per suscitare interesse e partecipazione da parte degli studenti e per aiutarli a valorizzare le rispettive esperienze, conoscenze e capacità».

Alessandra Curotti, responsabile per il Parco del progetto Gypsum, ha illustrato le finalità dei due Life Natura, che puntano alla salvaguardia e al potenziamento della biodiversità, «In particolare delle specie di pipistrelli, delle formazioni geologiche gessose dell'Emilia-Romagna e dunque di quella singolarissima dei Gessi Triassici. Il coinvolgimento degli studenti studiato dal progetto prevede moduli didattici appositi, dalla scuola d'infanzia alla secondaria di secondo grado, con approfondimento dei temi geologici, speleologici, con l'uso di campioni rocciosi, di fotografie e di carte geografiche e con visite guidate alla scoperta della Valle dei Gessi».

Willy Reggioni e Mia Canestrini, del settore fauna del Parco, hanno trattato le possibilità di sviluppo di iniziative legate al progetto LifEx-tra, «Che ha l'obiettivo di migliorare le competenze in materia biologica ed ecologica e l'atteggiamento, soprattutto culturale, per la migliore gestione degli inevitabili conflitti, di tutti coloro che hanno relazione con la conservazione del lupo. In questo quadro il progetto ha messo a punto un percorso didattico destinato alle scuole medie inferiori, che si avvale di un supporto in dvd e nel quale vengono affrontati gli elementi di base della biologia e dell'ecologia del lupo, le questioni del conflitto uomo-lupo, il tema delle opinioni e degli atteggiamenti delle comunità locali nei confronti del lupo, il ruolo della ricerca scientifica nella conservazione della specie.

Due proposte che il Parco ritiene possano legare sempre di più la sua attività quotidiana alla realtà scolastica dei Comuni della montagna e che possano contribuire a dare ancora maggiore concretezza ad un lavoro che ha connessione diretta con la vita e il lavoro delle comunità locali».

Oggi il Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano ha annunciato che parteciperà direttamente alla quarta edizione di "Con Demetra", un'iniziativa promossa dall'assessorato all'ambiente del comune di Casina (Re) per promuovere la sostenibilità come filosofia di vita quotidiana. Il 18 marzo, alle ore 20,30 presso il Centro culturale del comune reggiano si terrà una serata sul tema: "Uomini, Lupi e Pipistrelli: chi fa più paura?". Ne parleranno gli esperti Reggioni e Ruggieri.

La manifestazione si apre però il 4 marzo, alle ore 18,30 con la conferenza dal titolo "Biodiversità 2020. Una nuova improrogabile scadenza per l'umanità. Il contributo dell'Italia, piccola ma bella".del biologo Francesco Petretti, l'esperto naturalista della trasmissione "Geo&Geo" di Rai 3, autore e conduttore di programmi di scienza ed ecologia come "L'anello di re Salomone", "La pagina della Scienza", "Spazio Verde", consulente scientifico di "Quark", "Passaggio a Nord Ovest", "Explora", documentarista e scrittore. «La terra: il pianeta della biodiversità. L'Italia: la nazione europea più ricca di ambienti naturali e di specie animali e vegetali - dice Pedretti - conservarle è un dovere morale perché da esse dipende la sopravvivenza della vita sulla terra».

Il progetto Gypsum prende il suo nome dal termine latino per indicare il gesso, cioè la roccia di origine marina che, per la sua fragilità e per l'elevata solubilità, dà vita a paesaggi carsici con grotte, fonti e risorgenti e genera habitat particolari che ospitano piante molto rare e animali misteriosi, come i pipistrelli.

A Gypsum in Emilia Romagna partecipano ad azioni di studio e conservazione delle formazioni gessose i due parchi regionali dei Gessi Bolognesi e dei Calanchi dell'Abbadessa, Vena del Gesso Romagnola, le due province di Reggio Emilia, per i gessi di Albinea, e Rimini, per la Riserva Naturale Onferno e, naturalmente, il Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano, con i suoi Gessi Triassici, oltre 200 milioni di anni di vita, tra i più antichi e interessanti dell'intera penisola. I pipistrelli che utilizzano le grotte dei gessi sono oggetto di un'azione specifica, «Per giungere alla eventuale chiusura mediante cancelli delle cavità solo dopo una precisa conoscenza (costruita con speciali attrezzature e anche attraverso riprese video dei varchi) delle specie che le frequentano e dei corridoi di volo che esse utilizzano.

Il progetto Life Ex-tra (Experience-Transfer) "Improving the conditions for large carnivore conservation - a transfer of best practices" si svolge in 4 Paesi ed ha l'obiettivo di uno scambio di esperienze tra diversi paesi del sud-est europeo (Romania, Bulgaria e Grecia) ed aree protette italiane, per incrementare le conoscenze in merito alle migliori forme di conservazione di lupo e orso e per condividere le esperienze sulla prevenzione dei danni causati dai grandi carnivori al bestiame domestico, cercando di comprendere le esigenze degli agricoltori e allevatori locali e contribuendo alla diffusione dell'utilizzo di mezzi di prevenzione del danno come recinzioni elettrificate e cani da difesa.

Il trasferimento di buone pratiche nei nuovi siti individuati dai partner e la condivisione di esperienze utili già acquisite dai partner stranieri rappresenta il valore aggiunto della collaborazione dei partner italiani con rumeni, bulgari e greci che operano in Paesi dove le popolazioni di lupo e orso sono più consistenti e le strategie di gestione sono caratterizzate dalle diverse condizioni locali. Il beneficiario principale del progetto è L'Ente Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga. Il partner sono: parco nazionale Monti Sibillini e parco nazionale dell'Appennino Tosco-emiliano; facoltà di silvicoltura dell'università di Brasov, Romania; Balkani Wildlife Society e ministero dell'ambiente e delle acque della Bulgaria e Wildlife and Nature Conservation Society Grecia.

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