[28/02/2011] News toscana

Legambiente su Piana fiorentina: il Parco è una priorità e non una compensazione

FIRENZE. Anche Legambiente, dopo partiti e istituzioni, entra nel merito della questione  aeroporto, ma non nel dibattito, che l'associazione ambientalista ha definito sterile, tra i sostenitori della pista parallela alla A11 contro i favorevoli al prolungamento della pista attuale. «Legambiente si riconosce in una posizione chiara e semplice: non un solo metro di prolungamento della pista attuale deve essere finalizzato ad altro che alla messa in sicurezza dell'aeroporto.  Questa semplice ma fondamentale asserzione va inserita nella variante al Pit, perché è ormai chiaro a tutti che i 2000m di pista ipotizzati rispetto ai 1600 attuali servono solo per aumentare il traffico aereo. E appare oltretutto irragionevole parlare di sviluppo economico dello scalo fiorentino, quando imperversa una crisi senza precedenti con un prezzo del petrolio alle stelle e i prevedibili contraccolpi finanziari sulle compagnie aeree».

Per l'associazione ambientalista l'aeroporto fiorentino deve essere messo in sicurezza e si deve favorire la maggiore integrazione tra gli scali di Pisa e Firenze (come annunciato dal presidente Rossi), funzionale a un progressivo e graduale trasferimento di una parte dei voli su Pisa per migliorare le condizioni di inquinamento attuali. A questo proposito Legambiente sostiene che si devono ridurre drasticamente quei voli che infrangono i limiti delle normative comunitarie e nazionali. Per l'associazione ambientalista però la priorità è un'altra: «la realizzazione del Parco della Piana che deve diventare l'elemento ordinatore dell'intera pianificazione d'area vasta FI-PO-PT» e quindi per quanto riguarda le funzioni: «il Parco non pone veti assoluti, chiede solo coerenza politica, e se si fa un Parco, gli interventi che la Regione, le province e tutti gli enti locali interessati possono e debbono mettere all'ordine del giorno, sono quelli che questa cornice metaprogettuale può rendere verosimilmente possibili. Il Parco Agricolo è certamente uno di questi. Il potenziamento e la sinergia delle oasi della Querciola Sestese e di Focognano anche. Come assolutamente pregevole è il progetto di valorizzazione della città etrusca di Gonfienti, nell'area interclusa tra Prato, Calenzano e Campi. Nella Piana debbono trovare spazio quegli interventi che possono creare le condizioni per una rinascita di queste aree marginali, partendo dalla valorizzazione ambientale, naturalistica, ricreativa ed infine agricola. Il Parco della Piana è una priorità e non una compensazione».  

Dal nostro punto di vista è chiara una cosa: tutto non ci sta e il criterio dirimente dovrebbe essere quello della sostenibilità ambientale e sociale, ma ci pare che la partita si stia giocando altrove...

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