[22/02/2011] News

Essere, fare, lavorare in rete

"Essere, fare, lavorare in rete: un Patto con il territorio per la Progettazione Integrata e l'attuazione delle iniziative di Educazione ambientale - Un primo bilancio" è una pubblicazione che sintetizza e analizza il lavoro realizzato in questi ultimi anni dai diversi soggetti territoriali con il supporto di ARPAT. Sarà presentata nell'ambito del seminario "Patti con il territorio per la Progettazione Integrata di Educazione Ambientale", organizzato dalla Regione Toscana, che si terrà giovedì 3 marzo 2011.

La pubblicazione "Essere, fare, lavorare in rete: un Patto con il territorio per la Progettazione Integrata e l'attuazione delle iniziative di Educazione ambientale - Un primo bilancio" è frutto del lavoro dell'Agenzia nella sua veste di Struttura di supporto tecnico-organizzativo del Sistema toscano di Educazione ambientale, costruito e implementato dalle Direzioni Ambiente e Istruzione della Regione Toscana negli anni dal 2002 al 2010.

Il volume testimonia i risultati dell'impegno profuso in questi anni dai diversi soggetti che hanno contribuito a costruire il modello del Sistema Toscano di Educazione ambientale

Nell'agosto 2007 la Regione Toscana ha approvato le Linee guida per una progettazione territoriale integrata di qualità, partecipata e diffusa in materia di Educazione ambientali, emanate dopo due anni di sperimentazione del percorso nelle Province di Arezzo e di Firenze (nella Zona Socio-sanitaria Mugello), utile strumento diffuso da ARPAT attraverso la pubblicazione Sperimentazione Provinciale per la costruzione del "Patto con il Territorio per la progettazione e l'attuazione delle iniziative di Educazione Ambientale". Proposta di Linee Guida (2007).

A seguito di ciò è stata data attuazione, con la collaborazione delle Amministrazioni Provinciali e di ARPAT, al "Patto con il territorio", previsto dal PIGI (Piano di Indirizzo Generale e Integrato) 2006-2010 e dal PRAA (Piano Regionale di Azione Ambientale) 2007-2010.

Si è trattato di sperimentare negli anni un nuovo modo di pianificare, progettare e "fare" educazione ambientale sul territorio, programmando e progettando in maniera integrata e sinergica localmente, prendendo come ambito geografico di riferimento il livello territoriale delle Zone sociosanitarie che la LR 32/02 aveva già individuato come le unità territoriali minime del Sistema Regionale Integrato per il Diritto all'Apprendimento.

Questa pubblicazione riporta i risultati degli anni 2007-2009 con riferimento sia alla "costruzione" del processo, e dunque dell'ossatura del Sistema toscano di EA, sia alla "progettazione 2009", perché finalmente attuata in tutte le Zone, tranne che nella Provincia di Siena che si è posta questo obiettivo per il 2010.

La pubblicazione riporta anche i risultati del Censimento dei soggetti che svolgono attività di EA, realizzato dalla RT, DG Competitività del Sistema Regionale e Sviluppo delle Competenze, Settore Istruzione e Educazione, e cerca di interpretarne in dati incrociandoli, per quanto possibile, con quelli della progettazione integrata.

Con la collaborazione determinante delle Province, delle Zone Socio-sanitarie e diversi soggetti territoriali, il processo è stato sperimentato e plasmato secondo le necessità, modificando e adattando alle diverse situazioni l'impianto teorico, anch'esso disegnato e progettato durante la formazione/azione che ha coinvolto numerosissimi soggetti ai differenti livelli di governo.

Le tabelle fanno emergere le sinergie e la ricchezza del territorio, valori fondanti del Sistema toscano di EA che ha sempre teso a valorizzare la biodiversità culturale e naturale della propria regione e dunque le competenze, le abilità e i "saperi" dei diversi soggetti locali, oltre che la varietà di luoghi e strutture che possono rappresentare utili ed economiche risorse per il Sistema.

Tante le tipologie dei soggetti coinvolti a dimostrare che oltre al ruolo insostituibile della scuola, numericamente e, come abbiamo visto, qualitativamente coinvolta, il "territorio" c'è e risponde, dai centri appositamente costituiti (ad es. LEA e CEA, CRED...) a biblioteche, parchi, musei che, anche se non specificamente dedicati all'EA, con essa si raccordano creando valore aggiunto.

I soggetti più presenti - anche perché sono allo stesso tempo soggetti e oggetti della progettazione - sono le scuole, seguono i Comuni che insieme alle Co.Mo./Unioni Comuni sono coinvolti "d'ufficio" nella Progettazione Integrata d'Area. Molto alta la partecipazione di Associazioni e imprese. Notevole anche la partecipazione di Parchi e Aree Protette, CRED, ASL.

In merito alla partecipazione delle scuole, nel complesso il dato è molto significativo. Il valore più basso riferito alle superiori conferma la difficoltà di tale ordine di scuola a lavorare su progetti interdisciplinari e su tematiche non strettamente curriculari, sia per i problemi che i diversi insegnanti incontrano per individuare momenti di lavoro comune che per la "difficile" fascia di età dei ragazzi.

Ottimo il risultato quantitativo: dai 15 progetti realizzati nel 2008 si passa a 31 progetti nel 2009, corrispondenti alle 31 Zone Socio-sanitarie attive. Tra di essi non sono annoverati quelli di Siena che ha approvato (e finanziato) a livello provinciale 16 progetti, ma tramite lo strumento del Bando.

La programmazione si è svolta in circa il 77% dei casi. Ha dato migliori risultati laddove erano presenti "facilitatori" che sostenevano la discussione e la formulazione dei vari aspetti da trattare.

Da sottolineare l'importanza della rilevazione dei bisogni per l'identificazione di alcuni temi rilevanti localmente, utile a formulare le metodologie e i conseguenti obiettivi - generali e specifici - per affrontarli educativamente da vari punti di vista, e attuare le buone pratiche conseguenti.

Dall'analisi dell'insieme del processo, comunque passibile di miglioramento, risulta evidente che sono state garantite l'integrazione delle risorse, una maggior continuità e una minor parcellizzazione dei progetti e delle competenze.

E' tuttavia necessario ricordare che i risultati si riferiscono alla fase della progettazione e non dell'attuazione, in quanto il compito di ARPAT in qualità di Struttura tecnico organizzativa del Sistema si è concluso al dicembre 2009. Infatti la LR 30/2009 di riordino dell'Agenzia e la relativa Carta dei servizi, per la necessità sempre più stringente di concentrare disponibilità di risorse e competenze sulle funzioni istituzionali di controllo, supporto tecnico e organizzazione e diffusione delle proprie conoscenze, non ha più attribuita ad ARPAT l'attività di Educazione ambientale. La RT con DGRT n. 1190 del dicembre 2010 ha comunque nuovamente finanziato l'attività di EA e confermato la validità del modello costruito. Questa pubblicazione ne analizza punti di forza e criticità e vuol essere un passaggio di testimone per chi continuerà ad essere coinvolto in questa interessante sfida.

La pubblicazione sarà presentata nell'ambito del seminario Patti con il territorio per la Progettazione Integrata di Educazione Ambientale, organizzato dalla Regione Toscana, che si terrà giovedì 3 marzo 2011, dalle ore 10 alle 13, all'Auditorium di Sant'Apollonia in via San Gallo 25 a Firenze.

Il programma:

10,15 Saluti Stella Targetti, Vicepresidente della Regione Toscana , Assessore Scuola, Università e ricerca Annarita Bramerini, Assessore ambiente e Energia RT Angela Maria Palamone, Direttore Ufficio Scolastico Regionale 10,40 Introduzione Elio Satti, Responsabile Settore Istruzione ed Educazione della Regione Toscana 11,00 Gli indirizzi regionali per l'educazione ambientale Sandra Traquandi, Settore istruzione ed educazione della Regione Toscana 11,20 Un primo bilancio dei patti con il territorio, presentazione del volume Carmela D'Aiutolo, Responsabile A.F. Educazione Ambientale ARPAT 11,40 Analisi e prospettive di applicazione Francesca Benassai, Settore istruzione ed educazione della Regione Toscana 12,00 Esempi di buone pratiche ambientali attivate nei progetti integrati 2009/10 Rappresentanti delle zone 12,20 Discussione 12,50 Conclusioni Stella Targetti,Vicepresidente della Regione Toscana , Assessore Scuola, Università e ricerca

Il Testo del comunicato è disponibile sul web all'indirizzo http://www.arpat.toscana.it/arpatnews/2011/035-11/035-11-essere-fare-lavorare-in-rete/

 

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