[15/02/2011] News

Morti anche nel Bahrain petrolifero. Ora la rivolta araba è anche sciita ed antimonarchica

LIVORNO. Mentre L'Iran, che pensava di essere immune alla rivolta araba che aveva osannato in Tunisia e in Egitto, esplode nuovamente e i deputati del regime teocratico di destra chiedono la pena di morte per i capi dell'opposizione, in un altro Paese sciita il piccolo Bahrain che galleggia su petrolio e gas sono iniziati "i giorni dell'ira".

Fino dalle prime ore del mattino del 14 febbraio i cittadini hanno assistito ai brutali attacchi delle forze di polizia ai manifestanti inermi, ancora una volta rilanciati e denunciati prontamente su Twitter e da altre piattaforme di social network con link che testimoniano le atrocità commesse della polizia.

Un manifestante, Ali Mushaima, è stato ucciso e molti altri feriti negli scontri del 14, dopo che la polizia in assetto antisommossa ha lanciato alcuni lacrimogeni e sparato pallottole di gomma ad altezza d'uomo ed a breve distanza sulla folla. Ieri un altro giovane, Fadhel Al Matrook ha perso la vita sotto i colpi della polizia che ha attaccato addirittura il corteo funebre della prima vittima del Day of Wrath. La polizia ha attaccato la folla di familiari ed amici di Mushaima al government hospital, mentre stavano riprendendosi il corpo della vittima.

Intanto gli internauti si lamentano della lentezza di internet nel Paese della penisola arabica e si discute del ruolo del governo e della monarchia, dominati dalla minoranza sunnita, nelle violenze della polizia. Ieri il governo ha censurato un video su YouTube e, secondo alcune testimonianze, anche l'account dell'attivista per i diritti umani Nabeel Rajab.

Sembra una riedizione del percorso, anche mediatico, che ha portato al crollo dei regimi in Tunisia e in Egitto, Ma stavolta la rivolta arriva in una delle intoccabili monarchie arabe, dove esiste la più grande base Usa del Golfo persico ed è una ric volta della maggioranza sciita (molto legata al dirimpettaio Iran) contro il re sunnita Hamad, che per placare gli animi ha annunciato che il governo darà e ad ogni famiglia del Bahrain in dono di 1. 000 dinari (2.650 dollari) per il decimo anniversario del ritorno del paese alla regola costituzionale.

Il Bahrain è un paese di appena 678 Km2, ricco di petrolio, con circa 1,2 milioni di abitanti. Il regime monarchico integralista filo-occidentale ha uno scarso rispetto dei diritti umani e la distribuzione della ricchezza è a dir poco ineguale, con la maggioranza sciita che vive discriminata e in povertà. Il Bahrain è piccolo ma strategicamente importante per gli Usa, sede della Quinta Flotta Marina degli Stati Uniti che da li tiene sotto controllo l'Arabia Saudita, l'Iran e i Paesi arabi nemici di Israele. .

 

Torna all'archivio