[11/02/2011] News

Piano nazionale antismog, Prestigiacomo: è stato fatto ma mancano i soldi per attuarlo

FIRENZE. Tra domeniche ecologiche, blocchi a singhiozzo e provvedimenti di area vasta più o meno partecipati, prosegue la lotta contro le polveri sottili di regioni e amministrazioni locali. Per il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, che ha ribadito che la competenza in fatto di inquinamento dell'aria è delle regioni e dei comuni, le misure adottate (i blocchi del traffico) sono di scarsa efficacia, anche se hanno una forte valenza educativa.

Legambiente invece richiama le competenze del governo e denuncia la mancanza di un Piano nazionale antismog. Prestigiacomo dalle pagine di un quotidiano nazionale fa sapere che il Piano è pronto ma mancano i soldi per attuarlo. «Noi il nostro lavoro lo abbiamo fatto. Ed è ancora valido. L'unico modo per affrontare seriamente il problema dello smog è intervenire sui mezzi pesanti, i più inquinanti, prevedendo l'adozione di filtri, molto costosi. Ma non sono stati trovati i soldi per finanziare gli incentivi».

Il modesto finanziamento del ministero non è stato sufficiente a far partire il piano e altri soccorsi (ministero del Tesoro) non sono venuti. Ora dalla Commissione europea arriverà una multa salata, circa un miliardo e mezzo. «Investendo un sesto in contributi per la sostituzione dei filtri, ridurremmo i Pm10 e spenderemmo meno» ha aggiunto Prestigiacomo auspicando probabilmente che qualche collega di governo abbia colto la critica neppure troppo velata.
Il Piano nazionale antismog non l'abbiamo visto, ma il provvedimento dei filtri antiparticolato, l'unico proposto, ci pare da solo un po' "debole" per affrontare una criticità di tale portata.

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