[10/02/2011] News toscana

Montedoglio, c’č acqua a sufficienza anche per l’agricoltura

FIRENZE. La Confederazione italiana agricoltura (sezione della Toscana), esce molto rassicurata dalla riunione aretina con gli assessore regionali all'agricoltura di Umbria e Toscana, sulla situazione di Montedoglio. L'acqua per il settore agricolo pare sia disponibile. «Positivo il lavoro svolto dalla Regione Toscana sulla crisi della diga di Montedoglio, apprendiamo con soddisfazione che le attuali condizioni di invaso ridotto è in grado di soddisfare gli usi prioritari delle acque programmati da Toscana e Umbria fino al 2013, e quindi anche quelli irrigui per l'agricoltura» ha dichiarato presidente della Cia Toscana Giordano Pascucci- Superata l'emergenza è fondamentale, adesso, che la diga di Montedoglio  venga messa in sicurezza per evitare che in futuro si verifichino situazioni simili, per gli abitanti e per il settore agricolo. Inoltre, questi interventi dovranno essere finalizzati al collaudo dell'impianto».

Infatti la Cia Toscana guarda con una certa apprensione al prossimo autunno (considerati i tempi stretti) quando l'Ente irriguo umbro-toscano sarà chiuso (6 novembre) e trasferita la proprietà alle Regioni (Toscana e Umbria).

«Per quel momento - ha sottolineato Pascucci - dovranno essere fatte le modifiche per il collaudo, definito il soggetto gestore e il coinvolgimento degli enti locali e organizzazioni di categoria. E' importante che l'Ente irriguo umbro-toscano possa mettere a disposizione delle associazioni agricole una relazione scritta, di carattere informativo per rispondere ai quesiti e alle richieste di chiarimento da noi avanzate». Per quanto attiene i risarcimenti subiti dagli agricoltori in seguito alla rottura della diga non ci sono buone notizie, almeno nel breve periodo: «abbiamo appreso che sui risarcimenti dei danni subiti da alcune aziende agricole toscane bisognerà attendere l'esito del procedimento giudiziario, nonché la necessità di istruire pratiche documentate perché, non si tratta di danni causati da calamità naturali» ha concluso il presidente regionale Cia.

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