[31/01/2011] News

Greenpeace chiede un "segnale" all'Europa a sostegno delle fonti rinnovabili

FIRENZE. Il prossimo venerdì 4 febbraio, il Consiglio europeo che si terrà a Bruxelles, sarà dedicato in gran parte alla politica comune sull'energia. Si parlerà in particolare di  proposte per migliorare l'efficienza energetica e di costruzione delle infrastrutture per diversificare le fonti e le rotte degli approvvigionamenti di gas. Sul primo punto, la Commissione europea ribadirà che l'Ue è in ritardo sul traguardo dell'aumento del 20% dell'efficienza entro il 2020 e gli Stati membri verranno richiamati ad un nuovo impegno per raggiungere l'obiettivo, che molto probabilmente rimarrà indicativo e non vincolante come invece vorrebbero le associazioni ambientaliste.

Al vertice di Bruxelles si dovrebbe parlare anche di energie rinnovabili e a tal proposito Greenpeace ha lanciato un appello ai politici europei perché il vecchio continente diventi un esempio in campo energetico. Sono già 200 i firmatari di una dichiarazione in cui sostengono e si impegnano per una politica che porterà nel 2050 ad utilizzare solo energia rinnovabile.

Hanno aderito industrie, associazioni, singole personalità. Tra le firme di rilievo comunicate da Greenpeace, quelle della Danfos, per lo sviluppo della tecnologia, la compagnia elettronica Sanyo, il gruppo di ingegneria Skf, le compagnie energetiche Mainstream Renewable Power e la Compagnie du Vent B (sussidiaria di GDFSuez), il centro aerospaziale tedesco. In Italia la campagna per la raccolta firme verrà lanciata tra qualche settimana ma hanno già firmato Legambiente e l'Associazione produttori di energia da fonti rinnovabili.

Nel documento Greenpeace chiede un impegno a sviluppare politiche basate sulle energie rinnovabili e l'efficienza energetica in grado di incrementare i lavori verdi, favorire lo sviluppo economico, l'indipendenza energetica e combattere il cambiamento climatico. In particolare ai politici si chiede di azzerare le sovvenzioni per i carburanti fossili e il nucleare garantendo invece immediati sussidi per le rinnovabili, per l' efficienza energetica e la rete intelligente. Per l'associazione ambientalista che ha promosso l'iniziativa, è inoltre necessario un riorientamento dei fondi esistenti e una maggiore attenzione negli stanziamenti futuri nei bilanci di sviluppo e ricerca e nei fondi strutturali e di sviluppo a favore di rinnovabili ed efficienza energetica.

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