[24/01/2011] News

Milano si prepara alla prima domenica ecologica (forzata) del 2011

FIRENZE. Nessuna variazioni di tendenza rispetto ai giorni scorsi. Così Milano è giunta al dodicesimo giorno consecutivo di Pm10 oltre la soglia consentita (50 microgrammi per metrocubo). I dati Arpa non hanno portato buone notizie e quindi da domani, secondo quanto previsto dall'ordinanza del sindaco Letizia Moratti sarà vietata la circolazione dei mezzi più inquinanti e qualora il provvedimento non dovesse riportare per 72 ore consecutive il dato di polveri sottili al di sotto della soglia, domenica prossima ci sarà il blocco totale del traffico.

«Oggi ho incontrato il presidente della Regione Roberto Formigoni e il sindaco di Milano Letizia Moratti per esaminare la situazione dello smog anche alla luce dei provvedimenti anti Pm10 annunciati da Palazzo Marino- ha dichiarato il presidente della provincia di Milano, Guido Podestà- Abbiamo convenuto di affidare al Tavolo regionale, che, nei prossimi giorni, verrà convocato dal Pirellone, il coordinamento, peraltro di competenza della Regione, di eventuali interventi allo studio da parte di altri comuni lombardi. La provincia di Milano sensibilizzerà le amministrazioni che, eventualmente, dovessero adottare restrizioni alla circolazione sull'esigenza di fornire adeguata informazione ai cittadini, di garantire i servizi essenziali e di assicurare, in sinergia con tutti gli altri enti coinvolti, la percorribilità delle direttrici intercomunali più battute» ha concluso Podestà.

Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni ha poi aggiunto: «Dal 1997, gennaio è stato sempre il mese più critico e, dunque, una situazione già conosciuta ma al Tavolo valuteremo con gli enti locali che cosa decidere: la Regione si offre di fare la regia ma saranno i comuni a decidere eventuali restrizioni del traffico». Se la situazione è nota da almeno tredici anni, al di là della complessità delle soluzioni, forse qualcosa di più si poteva fare, oltre al blocco del traffico, che serve principalmente ad evitare provvedimenti da Bruxelles più che risolvere il problema.

 

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