[20/01/2011] News toscana

La geotermia copre l’88% del fabbisogno energetico della provincia di Siena

FIRENZE. Continuano gli eventi della "Settimana dell'energia", manifestazione organizzata dalla provincia di Siena. Oggi, nel corso del convegno "Energie rinnovabili in provincia di Siena: azioni ed esperienze innovative verso il 2015", si è tornati a parlare di geotermia, risorsa fondamentale del sottosuolo per il territorio senese e dell'intera Toscana. La conferma è venuta da Roberto Parri, responsabile esercizio impianti geotermici di Enel green power, che ha sottolineato come le dieci centrali geotermiche, collocate nella provincia di Siena (sei nell'area geotermica Radicondoli - Chiusino - Pianacce e quattro impianti nell'area geotermica di Piancastagnaio), per una potenza installata di 228 MW la cui produzione annua è di 1.132 GWh, siano in grado di soddisfare l'88% del fabbisogno energetico della provincia di Siena.

Ma Enel ritiene che siano ancora ampi i margini di miglioramento: «Dobbiamo intraprendere azioni di ricerca per individuare nuovi serbatoi geotermici - ha continuato Parri - con l'obiettivo di dare sempre più energia rinnovabile alla provincia di Siena e alla Toscana. Sarà importante, inoltre, lavorare sull'utilizzo di calore geotermico a basse temperature negli usi plurimi e sviluppare progetti che integrino diverse fonti geotermiche: Enel green power ha un progetto che coniuga geotermico e biomassa e che può dare risposte importanti nell'ambito dell'efficienza energetica e della produzione di elettricità da fonte rinnovabile».

Come illustrato anche nei giorni scorsi, il territorio senese ha investito su molte fonti rinnovabili, dal fotovoltaico, all'eolico, alle biomasse e con i dati ha dimostrato di essere quasi un territorio "carbon free".  La geotermia rimane determinante per il raggiungimento di simili performance e per centrare gli obiettivi che la regione Toscana si è posta. Per questo Enel deve anche investire per migliorare i processi produttivi e minimizzare l'impatto sull'ambiente oltreché per cercare nuovi serbatoi geotermici.

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