[05/01/2011] News

Il triangolo della sostenibilità ambientale

Forte della sua esperienza anche in ambito internazionale, il Distretto delle Energie Rinnovabili della Toscana, attraverso il Co.Svi.G. ( Consorzio per lo sviluppo delle Aree Geotermiche), ha sottoscritto un protocollo di intesa con il distretto G.A.L. Mongioie (il Comprensorio certificato Emas più esteso d'Europa) che rappresenta il nodo centrale e virtuoso di un vasto territorio dell'Italia nord occidentale, coinvolto in processi di cooperazione e integrazione con i territori limitrofi di Francia e Svizzera, e con il G.A.L. delle Montagne Vicentine, reggenza dei Sette Comuni con capoluogo Asiago. Quest'ultimo è considerato l'avamposto nel Nordest dello sviluppo dell'economia della sostenibilità (la certificazione Emas rappresenta un valido esempio) e scenario competitivo fra dinamiche dello sviluppo socio-economico per la presenza di micro-sistemi produttivi locali orientati allo sfruttamento delle energie rinnovabili. L'accordo è finalizzato allo sviluppo del principio di far sistema all'interno e con altri territori virtuosi d'Italia. In questo ambito è decollata anche una seconda iniziativa, tesa a promuovere il network dei distretti, nata per individuare anche piccole località d'eccellenza in ogni regione e per stimolare la crescita sociale ed economica attraverso l'applicazione di innovativi metodi di conoscenza energetico-ambientale. 

E' l'argomento con cui domenica 9 gennaio alle 11.45 su Rai Tre si aprirà "RegionEuropa", il settimanale europeo della Tgr curato dal vice direttore dei tg regionali della Rai Dario Carella, nell'ambito del servizio " Ue l'Italia in testa nel Patto dei Sindaci".

Ospiti il presidente di Unioncamere nazionale Ferruccio Dardanello, Beppe Ballauri, presidente del G.A.L. Mongioie, Sergio Chiacchella, coordinatore del Distretto delle Energie Rinnovabili della Toscana.

 Alla vigilia della trasmissione si apprende che i firmatari del progetto hanno l'obiettivo di promuovere azioni di utilità sociale, ambientale, sviluppo delle fonti rinnovabili, risparmio ed efficienza energetica,  utilizzo armonioso delle risorse negli ambiti territoriali di competenza, al fine di favorire lo sviluppo sostenibile.

Tra gli obiettivi perseguiti vi è quello della valorizzazione dei rispettivi marchi ai fini della tracciabilità delle eccellenze locali, attraverso la promozione  delle filiere presenti nei tre comprensori. 

Il Consorzio e le due Società intendono, dopo aver sottoscritto l'accordo, attivare per il 2010-2012 una collaborazione finalizzata a promuovere una campagna di sensibilizzazione articolata a tre, distinte, aree operative.

In particolare sono previste le applicazioni di buone pratiche, la ricerca ed il trasferimento di tecnologie, la comunicazione e il confronto con altre realtà simili. Alla base c'è l'idea che affonda le radici in un'area disomogenea a forma di triangolo. A Nord Ovest  si tirano le fila del Progetto Alpi del Mare, portato avanti dalla Camera di Commercio di Cuneo, antesignano del programma più ampio dell'Euroregione Alpi- Mediterraneo; nel cuore dell'Italia, in un vasto comprensorio  di 1200 chilometri quadrati, area situata al confine delle province di Siena, Pisa e Grosseto, considerata un laboratorio dell'innovazione, si guarda, oltre che ai luoghi del nostro Paese che pensano agli interventi di carattere sociale e ambientale, al Nord Est dell'Europa e  in particolare ai Paesi Balcani. Nel nord est un'area discontinua  che, sull'Altopiano di Asiago, sconfina in uno spazio a macchia di leopardo, accomuna la capacità di combinare conoscenze e innovazione con la tradizione, l'identità, la storia, la creatività espresse da imprese e territori, con la finalità di realizzare una nuova politica attiva di cooperazione transfrontaliera.

 Oggi parlare di un progetto più ampio forse è prematuro, ma, intanto, se in Toscana si posiziona il crocevia delle iniziative avviate in Italia per la diffusione delle energie rinnovabili,  il castello di Mombasiglio, sede del G.A.L. Mongioie, è diventato a tutti gli effetti, un luogo-simbolo, trasformando queste terre del basso Piemonte, già protagoniste della prima campagna del Generale Bonaparte in Italia da territorio di frontiera a territorio di cerniera non soltanto geografica dell'Europa.

 In sostanza, grazie a quest'accordo, si coordinano, in attesa di fare nuovi proseliti, i tre Poli, effettivi pilastri di un modello di sostenibilità che caratterizza un razionale Piano di sviluppo locale. Un modello sostenuto e realizzato anche grazie all'impegno dei Sindaci (c'è stata un'adesione compatta all'iniziativa europea  Patto dei Sindaci), nella lotta ai cambiamenti climatici, puntando alla realizzazione di interventi integrati e complementari per uno sviluppo socio-economico dei territori e per la valorizzazione delle risorse locali nel rispetto della sostenibilità ambientale.

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