[05/01/2011] News

Tanzania, aerei e pił rangers per salvare i rinoceronti

LIVORNO. Il governo della Tanzania rafforzerà le misure di sicurezza per salvare gli ultimi esemplari di rinoceronti del parco nazionale del Serengeti, con pattuglie aeree ed un maggior numero di rangers. A dirlo è il ministro delle risorse naturali e del turismo, Ezekiel Maige, che durante una visita nel Serengeti ha detto che «Il governo è profondamente inquieto per l'aumento del bracconaggio nel parco nazionale del Serengeti dopo la  morte il mese scorso di un rinoceronte di nome George che era stato inviato dal Sudafrica nel maggio 2010. I bracconieri costituiscono una grave minaccia non solo per i rinoceronti ma anche per gli altri animali selvatici protetti. Un'operazione per ritrovare gli uccisori dei rinoceronti è in corso e fino ad ora sono già stati arrestati 10 sospetti».

La gravità del bracconaggio non giustifica però quello che è accaduto durante le indagini e che Maige non dice.  Secondo il giornale di Dar es Salaam  "The Citizen"  «Il distretto di polizia del Serengeti,  Mara Region, ha riferito di aver ucciso un uomo sospettato di essere stato tra i bracconieri che hanno ucciso un rinoceronte nel parco nazionale del Serengeti (Senapa) il mese scorso. Il comandante della polizia regionale di Mara, Robert Boaz, ha confermato l'incidente di ieri (il 3 gennaio, ndr), facendo notare che le indagini in materia sono ancora in corso». Secondo "The Citizen", l'indagato ucciso dalla polizia faceva parte dei quattro arrestati nel villaggio di Bonchugu, nel distretto di Sedeko Ward. Il  presidente del Bonchugu Village, Makena Mwikwabe, ha identificato l'uomo come Chacha Marara, arrestato insieme a tre sui parenti alle 2 di mattina del 2 gennaio. I quattro sono accusati di aver ucciso il rinoceronte George. La polizia della centrale di Mugumu li avrebbe torturati: «Riteniamo che Mara sia stato  gravemente picchiato dalla polizia, un pestaggio che ha causato la sua morte - ha detto Ward. - La polizia ha sostenuto che l'uomo è morto dopo che si è buttato fuori un veicolo che lo stava trasportando alla stazione centrale della polizia. I parenti del defunto, che ho identificato come Baru Marara, Mwita Marara e Mwita Filemone, che erano anche loro sotto custodia della polizia, mi hanno detto che erano stati tutti picchiati dalla polizia, ma il signor Marara aveva subito la maggior parte delle torture. I parenti di Marara si sono rifiutati di ritirare il corpo del defunto, chiedono indagini approfondite per stabilire la vera causa della sua morte». La polizia della zona è nota per le sue maniere spicce: l'anno scorso il Serengeti District  ha assassinato uno studente della secondary school  accusato di essere implicato nel furto di un pollo, decisamente non una specie protetta come il rinoceronte. Il comando di polizia aveva promesso che i colpevoli sarebbero stati puniti, ma a quanto pare gli agenti coinvolti nell'omicidio dello studente sono stati semplicemente trasferiti.

Tornando al caso di George, ucciso a dicembre e privato dei corni, era uno dei cinque rinoceronti neri orientali (Diceros bicornis michaeli) portati in Tanzania dal Sudafrica nel maggio 2010 ed accolti con molto clamore dal presidente  Jakaya Kikwete in persona, che è andato nel Senapa per assistere alla liberazione dei rari animali.

Il ministro Maige  ha detto che «Diverse iniziative sono attualmente corso per garantire che tali uccisioni sfrenate del patrimonio naturale del Paese non accadano più. La minaccia del bracconaggio deve essere eradicata perché nuoce agli sforzi costanti di salvaguardia della natura della Tanzania».  I soldi per rafforzare la vigilanza dovrebbero arrivare anche dal miliardario indiano Mukesh Ambani che si è incontrato con Maige per discutere di come partecipare alla salvaguardia dei rinoceronti. Certo che torture, violenze ed omicidi non serviranno a salvare i rinoceronti e nemmeno l'immagine e la democrazia della Tanzania.

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