[27/12/2010] News

Lipu: la biodiversità in Val di Cogne e Valsavaranche messa a repentaglio dall'ampliamento della diga di Chavonne

FIRENZE. Per la centrale idroelettrica di Chavonne, in Val d'Aosta è previsto un progetto di potenziamento ora sottoposto a procedura di Via (Valutazione di impatto ambientale). Per la Lipu-BirdLife Italia i lavori previsti dal progetto nel Parco Nazionale del Gran Paradiso «sono incompatibili con le esigenze di tutela delle specie e degli habitat e cancelleranno un turismo che negli anni è diventato un modello apprezzato di sostenibilità verso l'ambiente. Il Parco nazionale del Gran Paradiso è un'area protetta di grande importanza-hanno dichiarato dalla Lipu- che ha ricevuto nel 2006 il Diploma europeo delle aree protette dal Consiglio d'Europa in virtù delle notevoli qualità scientifiche, culturali, di biodiversità e di gestione sostenibile. I lavori in programma mettono invece a rischio la conservazione della biodiversità e compromettono il turismo della Valle di Cogne e della Valsavaranche, fiori all'occhiello del parco».

Gran parte delle zone interessate dai lavori ricadono all'interno dei confini del Parco nazionale del Gran Paradiso e all'interno o in prossimità di siti della rete Natura 2000, Sic (Siti importanza comunitaria) e Zps (Zone protezione speciale). Gli ambientalisti informano che la gola di Cretaz, sotto Cogne, sarà sbarrata da una diga alta 15 metri, mentre le aree interessate dai lavori a Valsavaranche e Plan Pessey (Val di Cogne) vedranno presto i propri pascoli andare persi per far posto a depositi di materiali con perdita di ecosistemi e di biodiversità.

«Abbiamo presentato alcune osservazioni allo Studio di impatto ambientale. Chiediamo si rinunci a questi progetti faraonici che finiranno presto per presentare un conto salatissimo alla natura e alla collettività» ha concluso Giorgia Gaibani, responsabile Iba e Rete Natura 2000 Lipu.

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