[23/12/2010] News

Proroghe e non sul filo di lana: l' "ambiente" si salva in corner

LIVORNO. Alla fine tra lacrime (è proprio il caso di dirlo) e sangue il ministro Prestigiacomo l'ha spuntata almeno sul fronte del divieto dell'uso dei sacchetti di plastica a partire dal primo gennaio del 2011. Grande soddisfazione di Legambiente per la conferma del divieto di commercializzazione dei sacchetti non biodegradabili, come del resto era stato richiesto dai centomila italiani che hanno sottoscritto la petizione dell'associazione ambientalista.

«Al ministro Prestigiacomo va il nostro plauso per aver scongiurato, nel in consiglio dei ministri di ieri, una ulteriore proroga allo stop alle buste di plastica previsto dalla legge Finanziaria 2007 - commenta il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza - Tra ordinanze di Comuni virtuosi, come Torino, e iniziative volontarie della grande distribuzione - aggiunge Cogliati Dezza - nel nostro Paese, la rivoluzione dello stop ai sacchetti di plastica è già in corso. Gli italiani, poi, hanno le idee chiare: il 73% di loro ha manifestato l'intenzione di adoperare sportine riutilizzabili, in occasione del referendum simbolico che abbiamo promosso all'uscita dei supermercati, a fine novembre in tutta Italia per la settimana europea sulla riduzione dei rifiuti».

Nel milleproproghe tuttavia ci sono diversi i temi che ci riguardano da vicino e anche se sarà necessario attendere la pubblicazione del testo definitivo, possiamo già archiviare come positiva, almeno dal punto dell'organizzazione, la proroga di un anno per il termine di soppressione delle ATO acqua, rifiuti e altri servizi (art. 26)

«'L'inserimento delle proroghe relative al termine di chiusura delle ATO e agli interventi per il miglioramento della sicurezza scolastica nel milleproroghe rappresenta un'occasione importante per i nostri territori. Per quanto riguarda il primo punto - sottolinea il presidente dell'Uncem (unione comuni, comunità ed enti montani Enrico Borghi - da tempo abbiamo chiesto di far slittare i termini per la chiusura delle Autorita' di Ambito Territoriale, in maniera che le Regioni possano riorganizzare in maniera articolata il servizio».

Qualche dubbio invece riguardo alla proroga, anche per il triennio 2011-2013 (art. 42), degli interventi previsti per il miglioramento della sicurezza nelle scuole, che rimarca l'abitudine del nostro Paese di ignorare la prevenzione per poi correre a riparare i disastri una volta avvenuti. A proposito di disastri va sottolineata che slitta al 30 giugno 2011 la sospensione dei versamenti d'imposte e contributi dovuti dalle imprese e dalle persone fisiche colpite dalle alluvioni in Veneto. Gli oneri della proroga stimati in 95 milioni saranno recuperati per il 2010 dalle risorse provenienti da «rimborsi e compensazioni di crediti di imposta, esistenti presso la contabilità speciale 1778 Agenzia delle entrate- Fondi di Bilancio.

Infine da sottolineare anche la proroga del Sistri che avverrà tramite decreto ad hoc, un atto evidentemente dovuto e di buon senso. Questa misura, che va incontro peraltro alle richieste già avanzate da Rete Imprese Italia (sigla che riunisce Confcommercio, Confartigianato, Cna, Casartigiani e Confesercenti), consentirebbe al sistema imprenditoriale di adeguarsi alle nuove complesse procedure e attuare gli interventi sul sistema informatico e gestionale indispensabili per operare nel rispetto delle disposizioni di legge. Secondo Rete Imprese Italia "l'impegno del ministro dell'Ambiente è una scelta importante per consentire all'intero comparto produttivo di essere messo nelle condizioni di operare in un sistema che sia realmente efficiente, nell'ambito di un quadro regolatorio certo, definito e stabile».

«Così - sottolinea anche Confagricoltura - si tiene conto degli oggettivi problemi riscontrati sul territorio, a pochi giorni dall'entrata in vigore delle sanzioni, prevista per il primo gennaio 2011; e si consente a tutto il sistema imprenditoriale di adeguarsi alle nuove complesse procedure e attuare gli interventi sul sistema informatico e gestionale indispensabili per operare nel rispetto delle disposizioni di legge».

Per raggiungere questi obiettivi - prosegue il comunicato - sarà determinante il Comitato di indirizzo, con la partecipazione delle organizzazioni imprenditoriali, la cui istituzione è stata annunciata dal ministro dell'Ambiente, con il compito di verificare periodicamente lo stato di avanzamento del Sistri al fine di garantirne l'operatività entro la nuova data prevista.

D'altra parte le aziende agricole soggette al Sistri hanno riscontrato problemi analoghi alle altre attività imprenditoriali: ritardi nella distribuzione dei dispositivi Usb e nell'installazione delle black box, alcuni difetti strutturali nell'hardware e nel software, formazione degli operatori ancora insufficiente.

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