[23/12/2010] News

Per la Cina la Corea del nord ha diritto all'energia nucleare. Intanto la Corea del sud muove le truppe al confine

LIVORNO. L'esercito sudcoreano ha iniziato le sue esercitazioni militari vicino alla frontiera con la Corea del nord. La TsTak, una delle agenzia di stampa del regime dinastico nazional-comunista della Corea del nord, ha detto che Pyongyang «ha fustigato l'intenzione di Seoul di effettuare le più grandi manovre militari della sua storia», ma il regime nordcoreano non sembra intenzionato a rispondere.

La situazione nella penisola coreana si è ulteriormente deteriorata dopo che i nordcoreani il 23 novembre hanno bombardato l'isola di Yeonpyeong, facendo 3 morti e 10 feriti, un attacco che Pyongyang giustificò come risposta ad altre manovre militari di Seoul.

I russi e i cinesi avevano chiesto ai sudcoreani di rinunciare a queste nuove manovre, che sono iniziate già il 20 dicembre nel Mar Giallo, ma quello che preoccupa di più i sudcoreani è la dichiarazione della Cina: «La Corea del Nord ha il diritto di usare l'energia nucleare», anche se dovrebbe accettare le ispezioni dell'International atomic energy agency (Iaea). Non sembra una coincidenza il fatto che la dittatura nordcoreana abbia recentemente accettato il ritorno degli ispettori dellI'Iaea nei suoi impianti nucleari, teoricamente illegali.

La portavoce del ministero degli esteri cinese, Jiang Yu, ha detto che «La posizione della Cina è che anche il Nord ha il diritto di usare l'energia nucleare in conformità con i principi della denuclearizzazione della penisola coreana e della dichiarazione congiunta del 19 Settembre 2005 e che sia anche soggetta ad ispezione dell'Iaea».

Secondo Jiang «La situazione della penisola coreana resta complicata e sensibile. Invito tutte le parti interessate ad adottare un atteggiamento responsabile - ha detto poche ore prima che i sudcoreani avviassero le manovre militari al confine - La Cina spera che tutte parti interessate rimangano in contatto e che riprendano il dialogo ed i negoziati il più presto possibile. Le parti interessate devono regolare le loro differenze in maniera equilibrata, nel quadro dei colloqui a 6 (Cina, Russia, Usa, Giappone e le due Coree, ndr) e conformemente alla dichiarazione congiunta del 19 settembre. Il mantenimento della pace e della stabilità della penisola coreana è nell'interesse di tutti. La Cina svolgerà come sempre un ruolo costruttivo in materia».

Kim Heung-kyu della Sungshin Women's university sudcoreana, spiega che «Dal punto di vista della Cina, La Corea del sud è andata Avanti col suo piano per effettuare lunedi tiri di artiglieria sull'isola di Yeonpyeong, nonostante le proteste cinesi, ma il Nord ha finito per evitare il peggiore scenario, evitando di attaccare di nuovo il Sud».

Anche il governatore del New Mexico, Bill Richardson, di ritorno da una visita a Pyongyang, ha confermato che la Corea del nord è disposta riammettere gli ispettori. "La Cina ha sempre sostenuto i contatti tra la Corea del Nord e gli Stati Uniti - ha detto questo "ambasciatore" non ufficiale statunitense - La Cina spera che tali contatti possono essere vantaggiosi per la ripresa dei colloqui a sei e per una soluzione appropriata a problemi rilevanti». Ma la verità è che nessuno sa cosa ci sia davvero nella testa dei lunatici dittatori nordcoreani della famiglia Kim.

Chi non ha preso bene le dichiarazioni cinesi sono i sudcoreani. Secondo Park Byung-kwang, dell'Institute for national security strategy, «Le dichiarazioni della Cina in supporto al diritto del Nord ad utilizzare l'0energia nucleare potrebbero essere la benedizione preventiva per il programma delle armi nucleari. Pechino apparentemente ha già deciso di tollerare ll possesso di armi nucleari da parte del Nord, prima che il nord effettui il terzo test nucleare e lo utilizzi come merce di scambio nei suoi rapporti con gli Usa».

Un portavoce del ministro degli esteri di Seoul ha detto che «La Cina sembra aver perso il suo discernimento e il senso dell'equilibrio. E' possibile parlare del diritto all'utilizzo pacifico dell'energia nucleare per i Paesi firmatari del Trattato di non proliferazione e sottoposti alle ispezioni dell'International atomic energy agency. Ma non è il caso del Nord, che si è ritirato dal Tnp ed ha espulso gli ispettori Iaea. La Cina sicuramente conosce questa situazione ma vuole confonde le cose sulla denuclearizzazione della Corea del nord».

Peccato che anche la Corea del sud non disdegni di collaborare, o ambisca a farlo (o lo faccia per vie traverse), con Paesi che non hanno mai firmato il Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp), come l'India.
Una fonte diplomatica sudcoreana ha detto, «Ad aprile dell'anno scorso Il Nord ha vantato il suo arricchimento dell'uranio ed il mese scorso ha mostrato i suoi impianti di arricchimento dell'uranio ad un esperto americano in visita. Solo ora ha espresso la volontà di ammettere l'ispezione dell'Iaea, sostenendo che questo dimostrerà come ha sviluppato in modo trasparente le attrezzature». Ma il governo di Seoul ricorda a nordcoreani e cinesi che il solo arricchimento dell'uranio «Viola le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che vietano le attività nucleari» ed anche la dichiarazione congiunta del 19 Settembre 2005 citata dalla Jiang «Ed i principi dei colloqui a 6 sul nucleare che prevedono che il Nord deve rinunciare al suo programma di sviluppo del nucleare. Tollerare l'arricchimento dell'uranio della Corea del Nord non è un atteggiamento adeguato per la Cina in quanto grande potenza responsabile».

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