[21/12/2010] News

Nucleare, incidente alla nave-porta scorie “Puma”

LIVORNO. Il 16 dicembre la nave danese "Puma" ha scaricato scorie nucleari slovene a Murmansk. Il suo viaggio di ritorno lungo la costa norvegese del Finnmark non è però stato tranquillo: la nave ha cominciato ad imbarcare acqua ed ha dovuto chiedere urgentemente aiuto. Il giornale Finnmark Dagblad informa che attualmente la nave porta-scorie è attraccata alla banchina del porto di Hammerfest, nel nord della Norvegiariporta il giornale locale.

La "Puma" è una piccola nave da carico che, partendo dalla Slovenia, a due passi dal confine italiano, ha attraversato il Mediterraneo e tutta l'Europa per raggiungere Murmansk con il suo carico proveniente da un reattore di ricerca serbo: container con 8,6 kg di combustibile nucleare esaurito highly enriched  e 45 kg di combustibile nucleare esaurito low enriched. Poi ha ripreso il mare costeggiando nuovamente la Norvegia, che aveva tenuto sotto stretta sorveglianza la "Puma" perché temeva un incidente. Cosa che invece è accaduta al ritorno: sabato nella nave si è aperta una falla nella sala motori ed ha iniziato ad imbarcare acqua.

I norvegesi non l'hanno presa assolutamente bene e sono arrabbiatissimi con russi e sloveni che non hanno tenuto conto delle loro preoccupazioni ed ora si chiedono cosa sarebbe successo se questo incidente fosse accaduto all'andata, quando la "Puma" era carica di scorie nucleari. La nave danese è stata immediatamente soccorsa grazie al fatto che il Joint Rescue Coordination Centre della Norvegia del Nord stava seguendo la sua rotta passo passo. La "Puma" è stata raggiunta dai mezzi di soccorso norvegesi intorno alle 21,00 del 18 dicembre ed è stata condotta a Sørøya vicino ad  Hammerfest, dalla nave della Guardia costiera norvegese "Farm".

Non è la prima volta che i norvegesi si trovano a soccorrere una nave con carico nucleare in viaggio di ritorno da Murmansk: nel 2009, la nave russa " MCL Trader", che aveva scaricato scorie nucleari polacche, si era rifugiata nelle acque protette in Troms per evitare il naufragio a causa di una tempesta.

A proposito di navi che trasportano scorie nucleari nell'estremo nord russo, il varo della "Rossita", avvenuto il 16 dicembre a La Spezia, non ha avuto un grande rilievo, nonostante la presenza alla Fincantieri del ministro dell'industria russo Viktor Khristenko e di quello italiano allo sviluppo economico Paolo Romani e nonostante l'entusiastiche dichiarazioni del ministro degli esteri Franco Frattini.

Eppure, secondo World Nuclear News (Wnn), l'organo ufficiale delle multinazionali statali e private dell'energia nucleare, il varo della "Rossita" segna probabilmente il rientro dell'Italia nel "salotto buono" del nucleare internazionale.

Wnn spiega che si tratta di «Una nave progettata per il trasporto dei rifiuti nucleari, compreso il combustibile esaurito da sottomarini russi (...). La nave, che costa 70 milioni di euro, sarà consegnata alla Russia nel 2011, dove sarà utilizzata dalla  corporation statale nucleare russa Rosatom».

La "Rossita" è stata costruita come parte di un accordo intergovernativo tra Italia e Russia per lo smantellamento dei sottomarini nucleari russi e per il ritrattamento delle scorie nucleari. Wnn spiega che «L'accordo è stato concluso durante il vertice G8 in Canada nel 2003, quando il leader mondiali hanno istituito  la Global Partnership against the spread of weapons of mass destruction and associated materials».

Della "Rossita" se ne occupa (e se ne preoccupa) anche il Barents Obsverver, che ne analizza le caratteristiche tecniche: «La nave è lunga 84 metri e larga 14 metri, con un pescaggio di soli 4 metri. In questo modo sarà possibile per la nave entrare in qualsiasi porto sulla penisola di Kola. Può trasportare 640 tonnellate di merci».

La nave è stata realizzata da Fincantieri su progetto di specialisti russi. La "Rossita" è infatti destinata a fare la spola tra Gremikha, Andreeva Bay, Saida Bay, Severodvinsk ed altre basi navali nella penisola di Kola per trasportare soprattutto combustibile nucleare esaurito dei sottomarini a propulsione nucleare che vengono smantellati in una delle coste  più inquinate e pericolose del pianeta».

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