[17/12/2010] News

La corte Ue conferma l'accesso alle informazioni ambientali anche per i residui dei fitosanitari

LIVORNO. Dopo le conclusioni dell'avvocato generale europeo anche la Corte di Giustizia europea ribadisce che le informazioni relative ai residui di un prodotto fitosanitario sulle piante sono informazioni ambientali. Anche secondo la Corte, che si pronuncia sul quesito sollevato dal Tribunale commerciale olandese (relativo all'accesso alle informazioni sui residui di un prodotto fitosanitario sulle piante di insalata) la nozione di informazione ambientale - contenuta nella direttiva di Arhus del 2003 sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale - comprende l'informazione prodotta nell'ambito di un procedimento nazionale di autorizzazione o di estensione dell'autorizzazione di un prodotto fitosanitaria (autorizzazione richiesta al fine di fissare la quantità massima di un antiparassitario, di un suo elemento costitutivo o di suoi prodotti di trasformazione, contenuta in cibi e bevande).

La nozione di informazione ambientale - quella della direttiva di Arhus del 2003 - comprende qualsiasi informazione concernente lo stato degli elementi dell'ambiente (aria, suolo, territorio, siti naturali ecc.), nonché i fattori (sostanze, energia, rumore, radiazioni, emissioni ecc.) che possono incidere sull'ambiente stesso. E l'elenco degli elementi dell'ambiente non è tassativo, ma soltanto esemplificativo. Inoltre la nozione di ambiente del diritto dell'Unione non è sempre limitata all'ambiente naturale. Ad esempio, la valutazione dell'impatto ambientale ricomprende, tra l'altro, gli effetti sulla popolazione e sui beni materiali, compreso il patrimonio architettonico e archeologico.

Quindi, le colture agricole, sono da ricondurre all'ambiente quando entrano in interazione con gli elementi naturali dell'ambiente stesso. Ne è un esempio, la coltivazione in campo aperto di insalata.

L'insalata entra in contatto col suolo e con gli animali selvatici, e può avere effetti indiretti anche sulle acque, in particolare quelle sotterranee. E l'impiego di prodotti fitosanitari, che spesso hanno un'elevata tossicità, in tali culture può, sì proteggerle, da parassiti, ma può anche comportare la presenza di residui nei prodotti trattati, negli animali nutriti con tali prodotti e nel miele delle api esposte a tali sostanze.

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