[16/12/2010] News toscana

Stato delle foreste toscane: pił occupazione e pił bioenergia

FIRENZE. La Regione Toscana ha presentato oggi il rapporto sullo stato delle foreste in Toscana (Raft) dal quale emerge che i boschi toscani godono buona salute e che «Anche l'occupazione nel settore, in un anno di crisi come l'attuale, cresce». La cooperazione agro-forestale nel 2009 ha registrato un incremento degli occupati superiore al 10%, confermando una tendenza in corso ormai da molti anni. «Si tratta, inoltre, di un tipo di occupazione non scontata - dice la Regione - che riguarda un numero esiguo di lavoratori extracomunitari e una quota piuttosto elevata di donne (8,5% del totale), in un settore notoriamente appannaggio quasi esclusivo della manodopera maschile. Altri settori hanno mostrato incrementi più modesti, complessivamente  il numero di addetti del comparto  raggiunge, in Toscana, le 10.460 unità (+1% rispetto al 2008). Aumenta il numero di imprese che si occupano di trasformazione del legno:  raggiungono quota 5.708, con un incremento del 14%. Crescono anche le opportunità per l'impiego del legno per la costruzione di abitazioni civili».

Per l'assessore regionale all'agricoltura e foreste, Gianni Salvadori, «Sono segnali positivi, che ci sembrano particolarmente importanti non tanto per i numeri assoluti, quanto perché  sono indicatori che testimoniano la presenza sul territorio di attività economiche quanto mai fondamentali, sopratutto nelle aree montane e svantaggiate. Zone dove anche numeri che altrove sarebbero bassi fanno la differenza. Complessivamente il rapporto evidenzia un settore che mostra grande vitalità e si colloca  all'avanguardia  in Italia per le iniziative che sa portare avanti, a cominciare dall'uso delle biomasse come fonte alternativa ed ecologica di riscaldamento».

Cresce l'occupazione: più donne e più imprese

La regione punta a ricostituire una filiera del legno toscano nel settore delle costruzioni e per questo ha presentate nel luglio 2009 le "Linee Guida per l'Edilizia in legno in Toscana". Il Rapporto dedica proprio a questo uno dei suoi approfondimenti, con una serie di informazioni sulle modalità costruttive dell'edilizia civile in legno, per la quale si promuove l'impiego di materiale toscano.

E la regione ricorda che a Firenze ci sono anche iniziate le costruzioni di veri e propri condominii fino a sei piani, costruiti interamente in legno.

Il rapporto parla di 20 milioni di euro per interventi sul patrimonio agroforestale e spiega che: «La gestione delle foreste pubbliche toscane ha interessato l'1,77% della superficie del patrimonio agroforestale regionale con un introito pari a circa 2,3 milioni di euro, mentre per le foreste di proprietà privata, la superficie interessata dalle utilizzazioni è stata pari al 2,1%. Regione Toscana ha valorizzato i beni del patrimonio agricolo forestale con interventi strutturali destinati, oltre che allo svolgimento delle attività  economiche anche all'uso sociale del bosco e quindi alla sua fruizione pubblica, come nel caso della realizzazione e manutenzione di aree di sosta, di rifugi e di viabilità. Sul Piano forestale, nel 2009 sono stati assegnati agli Enti competenti, finanziamenti per la gestione ordinaria, effettuata con manodopera in amministrazione diretta, e per la valorizzazione del patrimonio agricolo-forestale regionale, per gli interventi pubblici forestali e per le attività di prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi, il tutto per un importo totale di circa 14,2 milioni di euro, sostanzialmente uguale a quello erogato nel 2008. I progetti per interventi straordinari per l'anno 2009 sono stati finanziati per una cifra pari a circa 4,6 milioni di euro sul Piano forestale, confermando anche in questo caso, l'importo dell'anno precedente.

Dal Piano di sviluppo rurale sono venuti oltre 10 milioni di euro. Il Piano ha confermato i risultati dell'anno precedente per quanto riguarda domande e finanziamenti richiesti, e ha assegnato «Agli Enti competenti circa 1,1 milioni di euro per la prevenzione e il ripristino dei boschi danneggiati da calamità naturali, incendi e dissesti idrogeologici, e di circa 2,1 milioni di euro come interventi non produttivi, per la manutenzione del demanio o interventi per uso sociale del bosco. Mentre agli altri Enti sono stati assegnati circa 2,5 milioni di euro per interventi di interesse pubblico o di gestione dei boschi di proprietà. Nel caso dei privati, l'assegnazione è stata di circa 6,1 milioni di euro per la gestione economica dei boschi di proprietà o per la cura e la prevenzione dei danni».

Secondo il rapporto «Il 2009 ha visto la conferma, pur con alcune novità, delle iniziative per le azioni di supporto alla normativa forestale regionale, quali: la gestione informatizzata delle autorizzazioni agli interventi forestali (Sigaf), i 6 manuali tecnici editi da Arsia, l'ingresso della Toscana nella rete internazionale delle Foreste Modello».

Salvadori ha presentato anche le  iniziative svolte nel settore forestale toscano: «"Solo" 52 e valgono   a dare un'immagine di vitalità e impegno non sempre conosciuti», fra le iniziative di maggiore rilievo, «I piani mirati alla sicurezza sul lavoro forestale, i corsi micologici, le attività sulla castanicoltura, l'organizzazione di seminari per il trasferimento dell'innovazione, l'attivazione di mini reti di teleriscaldamento, la ricerca mirata a valorizzare le specie arboree sporadiche o la fattibilità di un distretto forestale nell'area dell'Appennino Pistoiese».

Ma bosco vuole sempre di più dire anche biomasse e la Toscana punta alla leadership italiana in questo campo: «Ne sono un esempio i progetti sull'energia da biomasse legnose e, più in generale, sulle agrienergie, settore nel quale la Toscana è una delle regioni all'avanguardia: nel corso del 2009 sono stati realizzati una quindicina di impianti a biomasse agroforestali».

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