[14/12/2010] News

Metodi tecnologici alternativi all'impiego di combustibili per uso marittimo a basso tenore di zolfo

LIVORNO. Per migliorare la qualità dell'aria nei porti, a decorrere dal 1° gennaio 2010, le navi all'ormeggio nei porti comunitari non devono più utilizzare combustibili per uso marittimo con tenore di zolfo superiore allo 0,1 % in massa. Ma tale obbligo non riguarda i combustibili utilizzati a bordo delle navi che impiegano tecnologie riconosciute di riduzione delle emissioni come alternativa all'impiego di combustibili per uso marittimo a basso tenore di zolfo (approvate conformemente alla normativa europea).

Per questo l'Ue definisce i criteri per l'uso da parte delle navi da trasporto di gas naturale liquefatto di metodi tecnologici. E lo fa attraverso la decisione della Commissione pubblicata sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi.

Le navi per il trasporto di gas naturale liquefatto (metaniere) sono navi da carico costruite o adattate e utilizzate per il trasporto alla rinfusa di gas naturale liquefatto. Sovente tali navi sono equipaggiate di caldaie a combustione mista che utilizzano boil-off gas (Bog) e olio combustibile pesante per la propulsione e le operazioni di gestione delle merci.

Dunque, al fine di conseguire l'obiettivo di ridurre le emissioni prodotte dalle navi mediante una tecnologia alternativa, le metaniere che attraccano nei porti dell'Ue potrebbero utilizzare tecnologie di riduzione delle emissioni basate sull'uso di una miscela di combustibili marini e boil-off gas per produrre emissioni di zolfo pari o inferiori allo 0,1% in massa. Le metaniere possono utilizzare tale tecnologia alternativa quando sono ormeggiate nei porti comunitari, consentendo all'equipaggio di disporre del tempo sufficiente per mettere in atto le misure atte a impiegare una miscela di combustibili marini e boil-off gas quanto prima una volta ormeggiata la nave e il più a lungo possibile prima della partenza.

Naturalmente, la riduzione delle emissioni ottenuta grazie all'applicazione della metodologia deve essere almeno equivalente a quella che si otterrebbe applicando i limiti al tenore di zolfo dei combustibili specificati nella direttiva.

Nel lungo termine il boil-off gas potrebbe anche essere utilizzato come combustibile primario per le navi ormeggiate, producendo così emissioni di zolfo inferiori a quelle che sarebbero ottenute applicando i limiti al tenore di zolfo dei combustibili (specificati nella direttiva).

Dunque gli Stati membri dovranno imporre alle metaniere che usano la metodologia alternativa di riduzione delle emissioni e che approdano nei porti soggetti alla loro giurisdizione di indicare in dettaglio nel registro della nave il tipo e i quantitativi di combustibili utilizzati a bordo. A tal fine le navi dovranno disporre di un equipaggiamento per il monitoraggio e la misurazione continui del consumo del boil-off gas e del combustibile marino.  E a loro volta gli Stati dovranno adottare misure adeguate per monitorare e verificare l'uso della metodologia alternativa di riduzione delle emissioni da parte delle navi ormeggiate sulla base dei dati forniti dalle metaniere relativamente alla riduzione delle emissioni effettivamente conseguita.

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