[10/12/2010] News toscana

All’Università di Pisa si apre il Laboratorio di cultura digitale

LIVORNO. L'economia ecologica passa anche attraverso la "cultura digitale". Questa permette di fare ricerca, sviluppare tecnologie, analizzare contesti utili per aziende, enti, ricercatori. L'Università di Pisa è dunque all'avanguardia grazie al nascente Laboratorio di cultura digitale, nuovo spazio dedicato ai linguaggi e alle produzioni digitali che sarà inaugurato lunedì 13 dicembre alle 17 a Palazzo Ricci, in via del Collegio Ricci 10. L'era digitale, come spesso abbiamo sottolineato, non ha portato a quella dematerializzazione sperata, ma non per questo è avversa all'ambiente. Ambiente, o meglio, sostenibilità che sfrutta e ha bisogno di una "cultura digitale" anche per essere insegnata, comunicata, tramandata, spiegata.

Il Laboratorio, spiega una nota dell'uNiversità di Pisa, nasce da un'idea di Enrica Salvatori, Maria Simi e Elvira Todaro, docenti presso il corso di laurea di Informatica umanistica, e si propone come un centro di ricerca e di formazione a vocazione interdisciplinare a cavallo fra cultura, tecnologia e design. Il Laboratorio promette inoltre di diventare un punto di riferimento per aziende, enti e l'università stessa, offrendo servizi nei settori della grafica, del web e della produzione di audiovisivi.

La nozione di "cultura digitale" comprende in sé due aspetti fondamentali, quello della conservazione e trasmissione del patrimonio culturale tramite i nuovi media e quello dell'evoluzione dei contenuti, determinata appunto dalla novità del mezzo usato per comunicare. Il laboratorio mira a sviluppare nuova conoscenza, strumenti e progetti capaci di guidare la valorizzazione di tale patrimonio attraverso l'applicazione delle metodologie del design e delle tecnologie digitali, contribuendo con corsi e attività alla formazione di nuove professionalità. Al tempo stesso, si propone di esplorare in che modo l'utilizzo delle tecnologie vada a modificare la sostanza della produzione culturale, fornendo risposte alle esigenze imposte dalla "rivoluzione digitale" al mercato.

All'apertura saranno presenti Marco Battaglia, presidente del Centro interdipartimentale di servizi informatici per l'area umanistica, e le responsabili del progetto Enrica Salvatori del dipartimento di Storia, Maria Simi del dipartimento di Informatica e Elvira Todaro, direttore artistico del Laboratorio di cultura digitale. Alle 18.00 Alfonso Maurizio Iacono, preside della facoltà di Lettere e filosofia, terrà un lezione multimediale dal titolo "Diderot nella caverna di Platone". Seguirà una visita libera ai progetti.

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