[07/12/2010] News toscana

Ecosistema Rischio in Toscana

LIVORNO. Il dossier Ecosistema Rischio presentato oggi da Legambiente e Dipartimento della Protezione Civile si occupa anche della situazione delle amministrazioni comunali. Hanno risposto al questionario di Ecosistema Rischio solo 99 comuni, il 35% dei comuni a rischio della Toscana. Legambiente e Protezione Civile spiegano che «I dati relativi a 8 amministrazioni sono stati trattati separatamente, poiché i competenti uffici comunali hanno dichiarato di non avere strutture in aree a rischio, il che giustifica parzialmente il non essersi attivati in azioni di prevenzione e pianificazione. Sono state invece mantenute quelle amministrazioni che, a seguito di interventi di consolidamento e delocalizzazione, pur non avendo fabbricati in zone a rischio, svolgono comunque un buon lavoro di mitigazione del rischio idrogeologico». Le tabelle riportate nel dossier si riferiscono quindi a 91 amministrazioni comunali della Toscana.

I comuni toscani che hanno abitazioni nelle aree a rischio sono 80 (88%); 30 hanno quartieri in aree a rischio idrogeologico sono 30 (33%); 69 hanno industrie in aree a rischio idrogeologico (76%);  34 hanno strutture sensibili in aree a rischio (37%).

Per quanto riguarda la prevenzione 3 comuni hanno de localizzato abitazioni (3%); 6 hanno de localizzato fabbricati industriali (6%); 85 hanno recepito il Pai nel piano urbanistico (93%); 82 fanno manutenzione ed opere di messa in sicurezza (90%), 53 hanno sistemi di monitoraggio (58%).

Per le attività di protezione civile, 87 comuni hanno un Piano di emergenza (96%); 68 hanno aggiornato il Piano di emergenza (75%); 87 hanno individuato Coc, aree di accoglienza, ecc. (96%); &7 hanno fatto il censimento dei soggetti vulnerabili (74%); 30 fanno attività di informazione (33%); 30 svolgono esercitazioni (33%).   

Secondo il rapporto nessun comune toscano ha fatto un ottimo lavoro di mitigazione del rischio idrogeologico. Sono su un livello buono 5 comuni (6%) e sufficiente 15 (16%). 46 comuni (50%) hanno fatto un lavoro di mitigazione scarso e 25 (27%) sono ad un livello insufficiente.

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