[07/12/2010] News

Il ruolo dell'educazione allo sviluppo sostenibile per l'Ue

LIVORNO. All'inizio del ventunesimo secolo l'Unione europea si trova ad affrontare una serie notevole di sfide interconnesse, tra cui le conseguenze economiche e sociali della crisi finanziaria globale, i cambiamenti climatici, la diminuzione delle risorse idriche ed energetiche, la riduzione della biodiversità, le minacce alla sicurezza alimentare e i rischi sanitari.

In un contesto di tal tipo l'Ue sottolinea l'importanza dell'educazione allo sviluppo sostenibile, in quanto elemento essenziale per la realizzazione di una società sostenibile. Per questo il Consiglio europeo invita gli stati membri a prendere misure appropriate ai corrispondenti livelli di competenza - locale, regionale o nazionale - al fine di incoraggiare l'ulteriore sviluppo e la messa in atto dell'educazione allo sviluppo sostenibile e la sua integrazione nel sistema di istruzione e formazione a tutti i livelli, nell'apprendimento non formale e informale come in quello formale. Invita, quindi gli Stati, ma anche la commissione, nei limiti delle rispettive competenze, a sostenere l'educazione allo sviluppo sostenibile.

L'educazione allo sviluppo sostenibile dovrebbe basarsi su un apprendimento interdisciplinare e fondato sui valori, che promuova il pensiero e l'insegnamento sistemici e sviluppi nuove conoscenze, abilità e attitudini. Dovrebbe porre l'accento sul pensiero creativo, sull'innovazione e sulla dimensione a lungo termine. Un'educazione, che, dunque non può esser concepita come un progetto isolato, bensì piuttosto come una serie di principi e valori ispiratori quali la giustizia, l'equità, la tolleranza, la sufficienza e la responsabilità da comunicare in modo trasversale. Non a caso l'educazione allo sviluppo sostenibile può svolgere un ruolo nello sviluppo delle competenze necessarie per migliorare l'occupabilità.

Dunque secondo il Consiglio europeo, l'educazione allo sviluppo sostenibile dovrebbe essere considerata cruciale nel processo dell'apprendimento permanente e, se del caso, dovrebbe essere integrata in tutti i livelli e gli aspetti dell'istruzione e della formazione, per rendere i cittadini più capaci di far fronte a problemi imminenti e imprevedibili e di trovare soluzioni durature a tali problemi in molte diverse situazioni nel corso della vita.

Nelle scuole pre-primarie si potrebbe cominciare ad incoraggiare nei bambini l'acquisizione di valori, attitudini e conoscenze fondamentali che possano poi servire di base per l'ulteriore apprendimento legato alla sostenibilità. A livello di istruzione primaria e secondaria inferiore l'accento può essere messo sulla sensibilizzazione e sullo sviluppo di competenze chiave, ed essere adattata in modo da tenere conto del contesto specifico e dei successivi stadi di apprendimento. Nell'ambito dell'istruzione e formazione professionale e dell'istruzione superiore si dovrebbe potenziare l'educazione allo sviluppo sostenibile e concentrare l'attenzione sullo sviluppo di abilità più specifiche e di competenze richieste in vari lavori, affrontando inoltre questioni quali l'assunzione responsabile di decisioni da parte degli individui e delle comunità e la responsabilità sociale delle imprese.

Inoltre si dovrebbe assegnare alla formazione iniziale e continua degli insegnanti un ruolo fondamentale al fine di creare una prospettiva di educazione allo sviluppo sostenibile e di deciderne le modalità concrete di attuazione nelle scuole, nell'istruzione e formazione professionale e negli istituti di istruzione superiore.

La messa a punto di un approccio all'educazione allo sviluppo sostenibile che investa tutti i soggetti coinvolti nel processo educativo può contribuire a sfruttare la motivazione e l'impegno di tutti gli scolari e gli studenti, svilupparne lo spirito critico e migliorare in generale il grado di istruzione da essi raggiunto. Gli istituti di istruzione a tutti i livelli dovrebbero cercare di essere a loro volta organizzazioni sostenibili e fungere da modelli, integrando i principi dello sviluppo sostenibile nelle proprie politiche e prassi, ad esempio risparmiando energia, costruendo e lavorando con materiali naturali e sviluppando una politica di acquisti e consumi sostenibili. In un contesto scolastico questo richiede la partecipazione attiva di tutti i soggetti: dirigenti scolastici, insegnanti, allievi, consiglio scolastico, personale amministrativo e di sostegno, genitori, Ong, comunità locali e imprese.

Del resto gli istituti di istruzione, le comunità locali, la società civile e i datori di lavoro svolgono tutti un ruolo fondamentale nello sviluppo e nella promozione di tali competenze.

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