[06/12/2010] News

Nucleare francese. Forte contaminazione da Trizio dopo un incidente in Val de Marne

LIVORNO. Il 3 novembre dei lavoratori della 2M Process di Saint Maur des Fossés, nella Val de Marne, un'impresa sussidiaria del Commissariat à l'énergie atomique (Caa) della Francia, sono stati esposti ad una sostanza radioattiva, il trizio. Su richiesta dell'Autorité de sûreté nucléaire (Asn), i tecnici dell'Institut de radioprotection et de sûreté nucléaire (Irsn) stanno conducendo attualmente delle indagini per misurare i livelli di contaminazione del sito della 2M Process e per ricostruire uno scenario verosimile dell'esposizione al trizio e valutare quali dosi abbiano ricevuto i lavoratori esposti.

Secondo la Cea all'origine della contaminazione ci sarebbe la messa in funzione di un'attrezzatura sperimentale che riguarda un filtro molecolare messo a disposizione dell'impresa: «Questo equipaggiamento sperimentale è stato probabilmente utilizzato per degli esperimenti sul sito della società  Etudes et Diffusion à Bondoufle (Essonne)». Quindi la 2M Process, specializzata in purificazione dei fluidi gassosi, avrebbe utilizzato un filtro usato, installato a Saint Maur des Fossés a metà ottobre, invece di uno nuovo e questo avrebbe provocato l'incidente e la fuoriuscita di trizio.

L'Irsn dal 5 novembre sta misurando il trizio su campioni d'acqua, aria e vegetazione prelevati nelle vicinanze del luogo dell'incidente, per conoscere la consistenza e l'estensione della presenza del trizio nell'ambiente e controlla anche la diminuzione progressiva in seguito alla bonifica in corso nei locali della 2M.

I risultati pubblicati nelle note informative del 10, 15 e 25 novembre «dimostrano l'esistenza di una forte contaminazione dei locali dell'impresa ed una netta "marcatura" dei campioni prelevati nell'ambiente dell'edificio dell'impresa (vegetali, acqua, terra a diversi metri dall'edificio), così come la presenza significativa di trizio nelle foglie dei vegetali e nelle acque superficiali in un raggio di una cinquantina di metri intorno all'edificio della 2M Process, ma che diminuisce rapidamente con la distanza di allontanamento dal sito».

Il trizio (T o 3H) é, così come il deuterio, uno degli isotopi dell'idrogeno, ma a differenza del deuterio è radioattivo, emette raggi beta (β-) a bassa energia trasformandosi in elio 3 (3He). L'industria nucleare tende a considerare il trizio praticamente inoffensivo, ma studi recenti hanno confermato la sua persistenza nell'ambiente 30 anni dopo la sua emissione, con diversi problemi, visto che l'idrogeno è un componente di piante, animali ed esseri umani e che il trizio attraverso scambi cellulari può andare a finire nelle cellule deh gli organismi viventi. I rischi sono soprattutto legati al percorso dei raggi beta emessi dal trizio che "depositano" tutta la loro energia dove decade.

Attualmente tutti gli impianti nucleari, sia le centrali che i siti di ricerca, scaricano  tutti gli effluenti del trizio e del carbonio 14 sotto forma liquida o gassosa, ma gli scarichi gassosi sono diminuiti perché l'inalazione di trizio gassoso porta ad assumere dosi 10.000 volte più elevate dell'inalazione di vapore acqueo al trizio.

Della vasta diffusione del trizio nell'ambiente ci se ne era resi conto già negli anni '50, dopo le prime esplosioni nucleari e gli esperimenti atomici nell'atmosfera, ma solo dopo numerosi incidenti in impianti nucleari, che hanno provocato fuoriuscite di trizio, l'International atomic energy agency e gli scienziati stanno cercando di capire meglio la cinetica ambientale del trizio.

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