[31/08/2009] News toscana

Toscana: varata la nuova pdl sulla caccia

FIRENZE. Avvicinandosi la pre-apertura estiva e l'apertura generale dell'attività venatoria 2009-2010, con la spada di Damocle della pdl nazionale fatta dal senatore Orsi, non mancano certo i motivi di discussione sul tema. In Toscana poi si aggiunge la proposta di legge regionale che aggiorna le modalità di caccia. «Abbiamo approvato stamani la proposta di legge sulle modalità di caccia in Toscana, contando nell'approvazione in Consiglio entro il 2009. Questo risultato è stato raggiunto grazie al confronto continuo e ravvicinato tenuto con le associazioni ambientaliste, le associazioni venatorie, con le organizzazioni professionali agricole e con le amministrazioni provinciali che si è concretizzato nelle conclusioni della conferenza regionale sulla caccia di Arezzo, nel febbraio scorso, conclusioni che sono la base stessa di questa proposta -  ha dichiarato il presidente Claudio Martini- Non è nelle nostre intenzioni aprire fronti di polemica con nessuno, ma abbiamo un compito preciso: ridurre i danni in agricoltura causati dalla fauna selvatica, limitando al contempo l'aumento indiscriminato dei risarcimenti che ammontano attualmente a circa 2 milioni e mezzo di euro l 'anno; ridurre gli incidenti stradali causati da animali selvatici, cresciuti dai 188 del 2001 ai 478 del 2008, ultimo dato disponibile, per un totale di 2812 sinistri denunciati; evitare il proliferare di misure di delimitazione del territorio, mi riferisco alle recinzioni messe in opera a difesa delle coltivazioni aggredite dalla fauna selvatica, che possono alterarne l'uso, ma anche lo stesso profilo paesaggistico caratteristico della nostra regione».

Se ricordiamo bene, almeno parte delle associazioni animaliste e ambientaliste però non uscirono per niente soddisfatte dalla conferenza di Arezzo ed è facile prevedere che non mancheranno osservazioni di merito anche su questa proposta di legge. Il presidente della Regione tiene però a ricordare che la legge vigente risulta in parte superata a causa del cambiamento del contesto naturalistico, nonostante abbia alcuni meriti dato che ha consentito agli ambiti territoriali di caccia toscani di posizionarsi sempre ai primi posti delle graduatorie di qualità stilate dalle associazioni ambientaliste, e alla Toscana di essere sempre all'avanguardia per quanto riguarda la gestione del patrimonio faunistico del territorio. Inoltre, per stemperare polemiche sul nascere, dalla Regione ribadiscono che non sono aumentati gli stanziamenti per i cacciatori. Le uniche risorse destinate al settore sono quelle derivate  dalla tassa di concessione regionale (come previsto dalla legge nazionale), e vengono dirette anche a favore dei progetti delle stesse associazioni ambientaliste.

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