[24/11/2010] News

Smog a Teheran. Il governo chiude scuole, fabbriche e uffici

LIVORNO. La televisione di Stato iraniana ha annunciato che il governo ha deciso un giorno di vacanze in tutte le scuole, uffici e fabbriche di Teheran, ma questa volta non si tratta di festeggiare un martire sciita o una vittoria sportiva o politica iraniana, ma di cause di forza maggiore: «Condizioni atmosferiche inquinati e malsane».

L'aumento esponenziale della popolazione della capitale iraniana, la sua ubicazione geografica e l'utilizzo di auto che vanno a combustibili con standard ambientali e di emissioni non proprio elevati, sono le principali cause dell'inquinamento e della cappa di smog che soffoca la città.

Il governo iraniano ha preso atto che i livelli di inquinamento sono cresciuti continuamente dall'inizio della e prevede una punta proprio oggi, quindi ha chiuso le scuole e i luoghi di lavoro, prolungando così le festività iraniane dell'Eid con un giorno extra, e con tre giorni di traffico ridotto, visto che il venerdì è il giorno islamico del riposo.

Non è la prima volta che l'Iran indice giorni festivi e limitazioni del traffico a Teheran  a causa dell'inquinamento atmosferico o di tempeste di sabbia. Le poche voci critiche dicono che queste vacanze straordinarie ed improvvise costano circa 130 milioni di dollari al giorno, a causa della perdita di giro di affari. Critiche che non tengono conto dei costi umani dello smog: ogni anno nella capitale iraniana sarebbero migliaia i decessi causati da attacchi di cuore e malattie delle vie respiratorie causate dall'inquinamento.

Lo smog è colpa  non solo dall'urbanizzazione crescente e dai vecchi modelli di auto che intossicano e ingorgano le strade dio Teheran, ma anche dalla sua posizione geografica, incuneata tra le montagne che la circondano e intrappolano l'inquinamento atmosferico fino a che non arriva il vento e la pioggia.

 

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