[23/11/2010] News

Nigeria: il Mend fa saltare un oleodotto nel Delta del Niger

LIVORNO. I guerriglieri de Movement for the emancipation of the Niger Delta (Mend) hanno annunciato di aver attaccato e distrutto un oleodotto nelle regione del Delta, in Nigeria.

Che qualcosa fosse cambiato e che la tregua con il governo centrale di Abuja  e l'amnistia per  ribelli fossero falliti lo avevano già segnalato i recenti rapimenti di lavoratori delle piattaforme offshore, ma ora il Mend annuncia il ritorno delle azioni di sabotaggio in grande stile, con le stesse conseguenze ambientali drammatiche contro le quali in teoria dichiara di lottare.

Il portavoce del Mend, Jomo Gbomo, ha inviato alle agenzie un proclama: «Domenica verso le ore 2, dei militanti del Movement for the emancipation of the Niger Delta hanno attaccato e distrutto il troncone dell'oleodotto della raffineria Obidi/Warri. Questo attacco non segnala l'inizio della nostra promessa campagna contro l'industria petrolifera nigeriana. Questo attacco e i simili che seguiranno nei prossimi giorni contro gli oleodotti sono per ricordare al governo della Nigeria la futilità di sprecare le risorse della nazione per combattere la guerriglia senza affrontare le cause sottostanti all'agitazione nel Delta del Niger».

L'azienda petrolifera statale Nnpc ha dichiarato di aver già riparato i danni all'oleodotto Warri-Escravos ma non ha commentato l'attacco del Mend. La raffineria di Warri può produrre fino a 125.000 barili di petrolio al giorno.

L'attacco sarebbe la risposta ad una massiccia operazione del governo federale nigeriano per arrestare alcuni militanti antigovernativi nel Delta del Niger. I militari nigeriani hanno liberato anche 19 ostaggi rapiti dal Mend (15 dei quali sulle piattaforme offshore Exxon Mobil) ed arrestato un comandante dei ribelli e 60 dei suoi guerriglieri. Dietro c'è il fallimento dei negoziati per la divisione delle entrate petrolifere e probabilmente anche il tentativo della guerriglia di condizionare le prossime elezioni presidenziali in Nigeria. Intanto il Mend continua a rivendicare attacchi e rapimenti reclamando a nome delle popolazioni del Delta, una migliore distribuzione della ricchezza.

Il gruppo di guerriglieri ha mantenuto la promessa fatta qualche giorno fa «Lanceremo una serie di attacchi contro delle installazioni petrolifere nella regione del Delta del Niger» e questo significa, secondo le modalità attuate da sempre dal Mend, non solo attacchi alle infrastrutture petrolifere e gasiere, ma anche sabotaggi, distruzione di beni immobili, guerriglia, furti e rapimenti. Ne sanno qualcosa i 300 lavoratori stranieri, compresi diversi italiani, che dal 2006 sono stati rapiti nel Delta dal Mend e spesso da gruppi di semplici banditi che si nascondono dietro questa o altre sigle  di guerriglieri autonomisti/indipendentisti.

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