[19/11/2010] News toscana

L'Elba delle polemiche con il freno a mano tirato. Sel: «E se partissimo dalla spazzatura?»

PORTOFERRAIO (Livorno). Dopo l'incontro con la giunta regionale della Toscana di una settimana fa all'isola d'Elba, che si è distinto per i toni pacati e per la solita povertà di proposte da parte di sindaci e amministratori locali, le polemiche sono esplose e a guidare le truppe "anti-regionali" ci sono il sindaco uscente di Rio Marina, l'onorevole Udc Bosi che all'incontro non era nemmeno presente, e il sindaco del più piccolo comune toscano, Marciana Martina, che fino a pochi anni fa parlava di unità dell'Elba e che ora non vuole più nemmeno sentirne parlare.

Intanto i problemi dell'isola più che decantare marciscono ed ora è arrivata anche la "tegola" europea dei parametri per l'acqua (vedi altro articolo, link a fondo pagina). Il direttore di Elba Report, Sergio Rossi, una volta disse: "Moriremo in un campo di decentramento" è quello che potrebbe succedere agli 8 piccoli comuni elbani che non riescono nemmeno a mettersi d'accordo su uno straccio di governo comprensoriale dopo la chiusura della Coomunità Montana e il fallimento per debiti di un'Unione dei Comuni alla quale avevano aderito solo 5 amministrazioni locali elbane, Capraia e il Giglio..

Cosa sta succedendo e cosa si rischia nella terza isola italiana lo spiega bene oggi Sinistra Ecologia e Libertà dell'Elba: «D'accordo, la polemica è il sale della politica (in vista delle elezioni?), ma usarla per bruciare a priori un'opportunità di maggiore impegno della Regione verso l'Elba ci sembra autolesionista. C'è, in alcune polemiche degli ultimi giorni, un tono astioso ed incontrollato, decisamente sopra le righe, che travalica persino l'equilibrio ed il rispetto istituzionale. Il Presidente Rossi e la Giunta regionale si sono impegnati a creare una struttura che rivolga una costante attenzione alle esigenze tecniche ed economiche dell'Elba: incalziamo dunque gli amministratori toscani su questo nascente "Ufficio per l'Elba" con proposte unitarie, sollecitiamo e stimoliamo le attenzioni della Giunta verso un territorio importante di Toscana, quale siamo. I tagli del Governo verso le Regioni ed i Comuni dovrebbero suggerire a chiunque abbia le redini della cosa pubblica a fare sistema, ad utilizzare al meglio le loro risorse, concentrandole su progetti unitari dei territori. La proposta, formulata da parte della Giunta Regionale, di un accordo di programma specifico per l'Elba riconosce finalmente (e questo fatto fondamentale va ben sottolineato) le nostre peculiarità di territorio insulare. La Regione ci fa, in definitiva, un invito che è in evidente sintonia con le richieste delle Categorie economiche elbane, mettendo sul piatto la disponibilità di risorse, economiche ma non solo, per sostenere le nostre esigenze e necessità. Saremo comunque noi, e non altri, a decidere (con un referendum, come prevede una legge regionale) se diventeremo cittadini di un Comune Unico (e otto Municipi); la scelta di "fare sistema" e di camminare verso la semplificazione amministrativa resta, e resterà comunque, nostra. Solo chi indossa gli occhiali deformanti della malafede o dell'incompetenza può vedere un ricatto nell'invito rivolto dal presidente Rossi alle istituzioni elbane. Si tratta invece di un punto di partenza fondamentale e la vicenda dei rifiuti è emblematica: la società Esa, preposta al servizio, è solo formalmente rappresentativa di tutti i Comuni elbani, ma in sostanza fa capo al Comune di Portoferraio».

«Esa non può investire (per migliorare il servizio) anche a causa della pesante insolvenza (due milioni e mezzo di Euro) nonché della chiusura dell'area di stoccaggio per la differenziata da parte di un altro Comune. Tutto ciò evidentemente aumenta sensibilmente i costi di smaltimento per tutti gli elbani; Con quale credibilità, in queste condizioni, possiamo rivendicare alla Regione una gestione d'Ambito dei rifiuti ed una condivisione dei nostri alti costi, che consenta una tariffa più ridotta all'Elba? E' questo che ci manca: una elementare, ma lontanissima forma di unità e di collaborazione sulle necessità generali del territorio. Su tutto ciò che riguarda le infrastrutture ed i servizi basilari dell'Elba e dell'Arcipelago (trasporti, sanità, scuola e formazione, semplificazione amministrativa, metanizzazione, energie rinnovabili, ecc. ) occorre riprendere il filo di una progettazione unitaria per migliorare la nostra vita quotidiana, la coesione sociale, per dare respiro e competitività alla nostra economia turistica, per poter infine guardare con fiducia ad un progetto per il futuro di quest'Isola. Non possiamo ridurre tutto a polemica politica: lasciamola per dopo, una volta che avremo, tutti insieme, cooperato a risolvere gli storici problemi che ci tengono, da troppi anni, "con il freno a mano tirato"».

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