[28/08/2009] News toscana

Il comune del Giglio non vuole prendere atto della direttiva europea sulla protezione del mare

ISOLA DEL GIGLIO (Grosseto). La mozione sulla presa d'atto della direttiva europea sulla protezione del mare, ratificata dal governo italiano che si è impegnato a metterla in atto dopo la sua recente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (come da cronogramma approvato dall'Unione europea) non è stata accettata dalla maggioranza di centro-destra che da qualche mese (ri)governa l'Isola del Giglio.

Se l'opposizione cercava di mettere in un certo imbarazzo una giunta antiparco ed anti-Amp forse ci è riuscita, ma la maggioranza che sostiene il sindaco Ortelli non sembra retrocedere nemmeno davanti alle politiche europee accettate dal governo di centro-destra e dallo stesso Berlusconi il cui nome, se non andiamo errati, figurava nella lista che ha vinto le ultime elezioni comunali.

Non sembra sorpreso l'ex assessore all'ambiente Stefano Feri: «Come non mi auguravo, ma come purtroppo mi attendevo, Ortelli e Co. non sono usciti dal blocco mentale in cui si trovano e si sono sempre più trincerati in posizioni sterili ed inutili, lo stesso Sindaco ci fa sempre più intendere che risolverà, in questi 5 anni tutti i problemi del Giglio, a parole. Del resto lui l' unico che parla ai Consigli Comunali ... La mozione sulla Direttiva Europea, già approvata dall' Europa e dallo Stato Italiano: bocciata dalla Maggioranza gigliese (voti favorevoli della Minoranza), ovvero il Consiglio Comunale del Giglio, da oggi denominato "grande struzzo", non prende atto nemmeno di ciò che è legge; la maggioranza (per pagare la sua tenuta e fare contenti tutti) non ha inteso prendere atto del' evidenza, ribadendo le solite teorie strampalate sull' ambiente.
Segnali di bassissima lega che continuano a pervenire da parte di chi sta gestendo il nostro patrimonio con scarsissima responsabilità ed interesse della cosa comune. Anche con forti problemi relativi alla capacità critica, evidentemente. L' alternativa potrebbe essere quella di proporre l' uscita dall' Europa e l' annessione all' Africa, ma in questo caso i leghisti avrebbero da ridire».

Torna all'archivio