[11/11/2010] News

DIRE e FARE 2010: L'attivitą di ARPAT per gli enti locali alla luce della nuova disciplina dell'Agenzia

Il 19 novembre, in occasione della 13° edizione di Dire e Fare - la rassegna dedicata alla Pubblica Amministrazione che si innova - ARPAT organizza un convegno sulla nuova disciplina dell'Agenzia.

Nell'ambito di DIRE e FARE 2010 - la rassegna promossa da ANCI Toscana e dalla Regione Toscana dedicata al miglioramento delle attività nella amministrazione pubblica - ARPAT propone il convegno "L'attività di ARPAT  per gli enti locali alla luce della nuova disciplina dell'Agenzia" che si terrà venerdì 19 novembre alle 9.30 alla Fortezza da Basso (Sala dell'Arco).

Partecipano:

Sono invitati ad intervenire i colleghi dell'Area di coordinamento Tutela dell'ambiente e delle risorse del territorio della Regione Toscana, gli Assessori Provinciali all'Ambiente, i Sindaci e gli Assessori all'Ambiente dei Comuni toscani, il Presidente di UNCEM e il Presidente del Circondario Empolese Valdelsa.

Hanno già confermato il proprio intervento:

 
Le conferme degli interventi sono costantemente aggiornate sul sito ARPAT all'indirizzo: http://www.arpat.toscana.it/eventi/2010/eventi-arpat/dire-e-fare-2010


In un contesto che vede sempre più le risorse pubbliche limitate, a fronte di una crescente domanda di controllo e di prestazioni tecniche, la legge regionale n. 30 del 22 giugno 2009- Nuova disciplina dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana - in vista di garantire la congruità tra il mandato "teorico", i  fabbisogni territoriali e le "risorse disponibili"- ha introdotto nuovi strumenti di precisazione delle attività istituzionali di ARPAT (distinte in obbligatorie e non obbligatorie), di adeguamento e di riordino dei rapporti tra l'Agenzia e gli enti istituzionali, nonché un nuovo sistema di programmazione delle attività.
In base alla nuova legge l'insieme delle attività classificate "istituzionali obbligatorie", secondo i livelli  determinati dalla Carta dei Servizi e delle attività, viene finanziato con il contributo ordinario annuale della Regione. I livelli aggiuntivi di attività sono invece finanziati con i contributi integrativi annuali di Regione, province, comuni, comunità montane, enti parco regionali, SSR e di altri enti pubblici in relazione alle attività richieste e inserite nella programmazione annuale.
In quest'ottica di cambiamento si rende quanto mai utile un confronto tra la Regione, l'Agenzia, e gli enti locali: per prendere coscienza e chiarire le novità introdotte dalla nuova normativa e le modalità di sua applicazione, al fine di favorire la migliore collaborazione possibile fra tutti i soggetti interessati.

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