[11/11/2010] News toscana

Prato, bilancio in positivo per la provincia: un tesoretto inaspettato per la difesa del suolo

FIRENZE. Dalla provincia di Prato una notizia in qualche misura in controtendenza: nel 2010 ci sono state più entrate del previsto. Si tratta di circa 2 milioni e 500 mila euro che provengono in maggior parte dalle addizionali su Rc Auto e Ipt (è l'imposta provinciale di trascrizione per la registrazione al Pra), che in questi ultimi mesi hanno registrato un andamento in crescita. Questo "tesoretto" consente all'amministrazione provinciale di incrementare gli investimenti, di allentare i rigidi lacci del patto di stabilità e di accelerare i pagamenti. «Maggiori entrate significa più soldi per gli investimenti, anzitutto per  difesa del suolo e strade dove ci sono delle urgenze, ma anche più margini di manovra riguardo al patto di stabilità - ha sottolineato l'assessore al Bilancio Alessio Beltrame - Grazie anche alla gestione attenta della spesa durante tutto l'anno, potremo soddisfare una serie di creditori, imprese in particolare, con pagamenti altrimenti bloccati dal patto, e siamo tutti consapevoli di quanto ci sia bisogno di contributi concreti perché riparta l'economia pratese». Particolari attenzioni saranno dedicate al territorio con stanziamenti anche per le emergenze e per la manutenzione stradale. L'assessore poi aggiunge un'altra nota positiva in tema di occupazione: «Nel 2010 siamo riusciti a realizzare un risparmio di circa 350 mila euro, che ci consente di stabilizzare la spesa al di sotto della soglia del 2009 Potremo quindi, in linea con la normativa nazionale, assumere per coprire posti vacanti in settori strategici per la gestione del territorio». Anche per il territorio pratese però non mancano le preoccupazioni in  particolare per il trasporto pubblico: «Il problema piuttosto saranno i tagli imposti dalla Finanziaria del Governo che incideranno sui trasferimenti statali e regionali, con quest'ultimi che rischiano di colpire in modo particolare il trasporto pubblico ma non solo. Qui le preoccupazioni restano, e sono forti» ha concluso Beltrame.

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