[28/08/2009] News

Ma davvero "le grandi imprese fanno il minimo per ridurre i gas serra"?

Leggendo l'articolo in oggetto (vedi link correlato, ndr) c'è davvero da rimanere allibiti per l'insieme dei termini e dei concetti espressi.

Forse chi propone od enuncia obiettivi fantasiosi come quello di ridurre dell'80% (OTTANTA PER CENTO !!!) entro il 2050 le emissioni di co2 non ha proprio dimestichezza con i numeri e con cosa questi significhino.

Ma qual è l'obiettivo di tale incredibile e draconiana riduzione? Ammesso e non concesso che il modesto riscaldamento del Pianeta (inevitabilmente in corso dall'inizio del 1600, alla fine della piccola era glaciale e non dall'inizio dell'era industriale - 1850 circa), sia dovuto all'attività antropica e non a fattori prevalentemente ciclici e naturali, come la storia ha finora dimostrato, una riduzione di questa misura vorrebbe dire andare certamente incontro alla "glaciazione", perché ridurrebbe le emissioni di CO2 a tal punto da stimolare l'eventuale gelo !

E poi, ci si rende conto che cosa significa una riduzione dell'80% dal 1990 al 2050 ?

Vorrebbe dire ridurre tutti gli anni da ora al 2050 del 4% minimo ogni anno (ma, tutti gli anni !) quando invece non siamo per il momento riusciti e probabilmente non riusciremo a raggiungere neppure l'obiettivo (deciso nel 1997) del - 5,2% nel periodo 2008-2012, dopo un avvio "promozionale" dal 2005 al 2007 !

Ed a quali costi ??? Nel frattempo, problemi veri e molto più seri e gravi, come la denutrizione, la mancanza di energia e di acqua potabile per una buona parte degli esseri umani, ecc. ecc. - in sostanza il grave divario tra i Paesi sviluppati e quelli non - continuano ad essere trascurati.

Non sarebbe meglio concentrare gli sforzi, le energie e le troppe parole per parlare di questi veri problemi per tentare di affrontarli?

I soldi non mancherebbero, visto gli incredibili sperperi che si stanno facendo con gli incentivi per le ILLUSIONI delle energie cosiddette "alternative", ma che al più potrebbero essere definite "complementari" ma che di fatto continuano ad essere INSIGNIFICANTI!  

Esempio: Solare FV in Italia nel 2008 = + 400% di installazioni; costo ??? (meglio non ricordarlo, per non svenire); contributo complessivo alla generazione elettrica: 0,1% (ZERO VIRGOLA 1 %!!!). C'è qualcuno che riesce a calcolarne il costo per kWh ? e che magari tenga anche conto che tutti queste installazioni NON possono eliminare neppure un impianto convenzionale, se costoro vogliono avere l'elettricità quando serve loro (peraltro le famiglie, prevalentemente di sera, quando il sole non brilla, di solito?).

Buona notte, della ragione.

Rinaldo Sorgenti, vicepresidente di Assocarboni

Risponde la redazione
Segnaliamo che le cifre riportate non sono nostre, ma del G8... Inoltre, seguendo il ragionamento di Sorgenti, anche i governi e gli scienziati di praticamente tutto il mondo sbaglierebbero,  visto che tutte le cifre di tagli sono comunque molto più alte del "niente perché il global warming è naturale"?
E allora, visto che siamo nel settore, perché dovremmo sprecare tanti soldi ed energie nella ricerca per la cattura e lo stoccaggio del carbonio prodotto dalle centrali a carbone se la CO2 fa bene all'ambiente e non fa venire un'altra glaciazione? L'intervento, purtroppo, dimostra davvero quanto dice il rapporto criticato: le grandi imprese sono disposte a fare molto poco contro il global warming e in. in alcuni casi addirittura nulla...

 

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