[10/11/2010] News toscana

Avviata la nuova centrale geotermica Radicondoli2

FIRENZE. Grande "fermento" di notizie in questi giorni per quanto riguarda la geotermia toscana. L'Arpat ha reso noti i risultati del 2009 sui controlli compiuti sulle centrali e sulla qualità dell'aria rispetto ai due inquinanti tipici, acido solfidrico e mercurio, in aggiunta alle polveri sottili (Pm10) e al biossido di zolfo, nei territori che ospitano impianti nell'area geotermica tradizionale e sull'Amiata. Risultano tutte promosse le emissioni delle centrali geotermiche che ovunque in Toscana sono risultate sotto i valori limite.

La Regione Toscana ha poi fatto sapere che non ha rilasciato alcuna autorizzazione a Sorgenia per effettuare ricerche di risorse geotermiche come invece apparso in un articolo uscito sulla stampa locale. Sorgenia, spiegano dall'assessorato regionale all'ambiente, nel luglio scorso ha presentato istanza di permesso di ricerca per risorse geotermiche denominato "Le Cascinelle", nel territorio dei comuni di Abbadia San Salvatore, Castiglione d'Orcia e Radicofani, per una superficie totale di circa 53 Kmq. Ma attualmente è ancora in corso la procedura di assoggettabilità alla Valutazione di impatto ambientale (Via). Solo una volta conclusa, e solo se questa dirà che non c'è necessità di una Via, la Regione potrà rilasciare l'autorizzazione a fare ricerche.

Intanto a Radicondoli (SI) prende il via una nuova centrale geotermica di Enel green power. E' stata infatti messa in marcia la centrale di Radicondoli2. Venti MW, che vanno ad aggiungersi ai quaranta MW della centrale già esistente, portando l'impianto a sessanta MW complessivi di potenza installata.

«L'impianto- informano da Enel - sarà così in grado di produrre a regime oltre 140 milioni di chilowattora, corrispondenti ai consumi di 55.000 famiglie, e di evitare l'emissione in atmosfera di 200.000 tonnellate di CO2, oltre a un risparmio di combustibili fossili per 55.000 Tep (Tonnellate equivalenti di petrolio) all'anno».

Per la realizzazione del progetto sono stati perforati tre nuovi pozzi e reso più profondo uno esistente. I tracciati dei vapordotti, tiene a precisare Egp, sono stati condivisi con gli Enti locali in un'ottica di rispetto e armonizzazione dei vincoli ambientali e paesaggistici. «Si tratta di un significativo passo avanti per la crescita ulteriore della capacità geotermica italiana nonché di una conferma della supremazia tecnologica e realizzativa che l'Italia ha in questo campo delle energie rinnovabili» ha concluso Francesco Starace, amministratore delegato di Enel green power.

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