[09/11/2010] News

“Train d’enfer”, una svolta nella protesta contro il nucleare?

LIVORNO. Il viaggio delle scorie nucleari vetrificate del  "train d'enfern" sembra essere finito: stamattina alle 9, 48 il convoglio di camion con a bordo gli 11 container Castor  ha raggiunto il centro di stoccaggio di Gorleben, ma gli antinucleari francesi e tedeschi esultano ugualmente: «Mai un trasporto La Hague-Gorleben era stato così lento. Il sito internet della lobby nucleare dice: "L'energia nucleare è sicura quanto questo sito"... allora questo è il fallimento completo del sistema e dell'immagine dell'industria in questione».

Il convoglio nucleare è arrivato a destinazione con molte difficoltà anche negli ultimi km e una notizia dell'ultimo minuto diffusa dagli ambientalisti dice che un "grimpeur" che aveva scalato un albero è stato colpito da una bomba lacrimogena della polizia ed è precipitato ferendosi gravemente. I camion sono stati accolti a Gorleben da migliaia di persone, alcune delle quali si erano incatenate ad una piramide di cemento. I blogger tedeschi e francesi continuano a seguire gli sviluppi della situazione e sono gli unici a far arrivare faticosamente e a poco a poco le notizie da un'area completamente militarizzata. Mentre scriviamo è in corso la conferenza stampa di BI Lüchow-Dannenberg, l'associazione civica antinucleare tedesca che ha guidato la protesta e si segnalano attacchi della polizia ai manifestanti a Laase. Quello che è certo è che il convoglio di camion con i Castor è riuscito a lasciare la zona di carico alle 8,30 e che hanno scelto la via a nord per raggiungere Gorleben. Le forze dell'ordine hanno spinto di lato i due camion di Greenpeace, che erano riusciti ad intrufolarsi mascherandosi con l'insegna di una nota ditta produttrice di birra, che cercava di sbarrare l'accesso alle due strade che portano a Gorleben.

Gli attivisti avevano fissato il camion al suolo con grossi blocchi di cemento che avevano nascosto nei cassoni. I poliziotti ci sono rimasti molto male quando Greenpeace ha tolto dalle fiancate dei camion la falsa pubblicità della birra per svelare il simbolo della radioattività e la scritta "l'impasse del nucleare". Altri attivisti di Greenpeace si erano legati sotto il camion ed altri avevano scalato gli alberi e penzolavano sulla strada impedendo al convoglio di partire fino a che la polizia non è intervenuta in forze.

Dopo giorni di scaramucce e battaglie campali che hanno visto gli attivisti anti-nucleari francesi e tedeschi rallentare il cammino del più grande convoglio di scorie nucleari della storia, il bilancio è tutto a favore del movimento antinucleare che è riuscito a mettere in piedi una mobilitazione eccezionale e sostanzialmente pacifica che si è scontrata con una violenza sproporzionata da parte della polizia tedesca. Inoltre i tecnici di Greenpeace hanno dimostrato con misurazioni della radioattività la pericolosità del "train d'enfer": ad una distanza di 14 metri dai container Castor si registravano ancora 4,8 microsievert/ora, circa  480 volte di più del "fondo naturale" misurato qualche ora prima nello stesso luogo.

Greenpeace International sottolinea che «Dall'Australia al Canada, dall'India alla Gran Bretagna il mondo sta guardando la protesta in corso sul trasporto nucleare Castor in Germania (....). E' stato fermato la notte scorsa per alcune ore con atti di azione non violenta diretta su una scala mai vista prima nella regione, che è stato il luogo di proteste simili contro i trasporti di scorie nucleari dal 1997. Circa 10.000 manifestanti, compresi residenti locali, politici, associazioni ambientaliste, squadre di calcio, sindacati e sostenitori provenienti da tutta la Germania e da altrove, hanno occupato i binari. In un solo punto, 5.000 persone hanno passato una notte al freddo, sedute e a dormire sui binari per fermare il passaggio del convoglio radioattivo pericoloso. Anche gli attivisti antinucleari più stagionati, che hanno partecipato a questo blocco, sono stati fortemente colpiti dalle dimensioni e dalla potenza della resistenza intorno a Dannenberg. Ogni individuo che manifestava sui binari davanti al trasporto nucleare Castor rappresenta secoli di esperienza di dimostrazioni.

Questa volta non c'erano solo gli ambientalisti: il nucleo forte delle proteste anti-Castor sono stati gli agricoltori che hanno aiutato a fare i sit-in sui binari, bloccando le linee di rifornimento della polizia ed hanno invaso l'area della protesta con 600 trattori, bloccando possibili strade di accesso delle scorie nucleari e rallentandone il viaggio.

«I manifestanti anti-Castor hanno inviato un messaggio chiaro e forte al governo tedesco, all'industria nucleare e al mondo - dice Greenpeace - L'energia nucleare non è un'opzione, i pericoli associati a questa fonte di energia costosa e inutile non potrebbero essere evidenziati meglio che dallo stesso trasporto Castor». Gli ambientalisti fanno notare che «Questa situazione creata dal convoglio nucleare Castor è completamente inutile. La Germania è leader nelle tecnologie delle energie rinnovabili e questo ruolo è stato minato dalla decisione presa dal Cancelliere Merkel e dal suo governo di estendere la durata di vita dei 17 reattori nucleari nel Paese. La decisione va anche contro la volontà della maggioranza dei tedeschi. Lungo ogni miglio di ferrovia il convoglio radioattivo Castor è stato rallentato e fermato da un weekend  di protesta senza precedenti, da un'azione nonviolenta diretta e di resistenza da parte degli abitanti del posto e dei  loro sostenitori. I manifestanti anti-Castor hanno dato l'esempio a tutto il mondo del grande potere della protesta pacifica per contestare sia il governo che l'industria nucleare. La loro storica resistenza di questo fine settimana senza dubbio continuerà ad essere fonte di ispirazione per tutti noi che lavoriamo per un futuro in cui l'energia nucleare sia una pericolosa cosa del passato».

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