[04/11/2010] News

Ue: via i fosfati dai detergenti tessili domestici entro il 2013

BRUXELLES. La Commissione europea ha proposto oggi di ridurre l'utilizzo dei fosfati e di limitarne la percentuale in altri composti di fosforo nei detergenti tessili. La Commissione spiega che «Il progetto di regolamento punta a ridurre la quantità di fosfati che si ritrova nelle acque reflue e a migliorare la qualità dell'acqua. Questo progetto non riguarda i detergenti destinati alle lavastoviglie automatiche o quelle utilizzate a livello professionale, perché delle soluzioni di sostituzione realizzabili sul piano tecnico ed economico non sono ancora disponibili nell'insieme dell'Ue. Gli Stati membri restano tuttavia liberi di regolamentare il tenore in fosfati di questi detergenti in circostanze specifiche».

Secondo l'articolo 16 del regolamento (CE)  648/2004 sui detergenti, la Commissione Ue presenta un rapporto  e, se lo richiede il caso, una proposta legislativa sull'utilizzo dei fosfati nella prospettiva di un divieto progressivo o di una limitazione che riguardano specifiche applicazioni. Un rapporto del 2007 e un'analisi dettagliata di diverse soluzioni sostitutive applicabili avevano concluso che «La  fissazione a livello europeo di un limite per i fosfati ed altri composti del fosforo nei detergenti tessili domestici ridurrà il contributo dei fosfati proveniente dai detergenti  per ò'eutrofizzazione delle acque nell'Ue e diminuirà il costo dell'eliminazione dei fosfati negli impianti di depurazione delle acque reflue. L'istituzione di un tale limite per altri tipi di detergenti quali i detergenti per lavastoviglie o i detergenti professionali è stata considerate premature in assenza di soluzioni sostitutive tecnicamente ed economicamente sostenibili».

I fosfati (e i nitrati), quando vengono scaricati in eccesso nelle acque possono far aumentare la quantità di sostanze nutritive fino ad un livello inaccettabile, provocando la crescita abnorme di alghe che si sviluppano ai danni dell'altra vita acquatica. Un fenomeno conosciuto come eutrofizzazione, e chiamato anche "marea rossa" o "marea verde", come quelle che colpiscono sempre più spesso con fioriture algali eccezionali la Cina in rapido sviluppo, ma che ha sperimentato anche l'Italia in tempi non lontani. I casi europei più eclatanti sono quelli del Danubio e del Mar Baltico, dove il carico di fosfati proveniente dai detergenti raggiunge un livello del 16% nel fiume e del 24% nel mare "chiuso". Le principali cause sono i fosfati utilizzati in agricoltura, mentre i reflui domestici contenenti detergenti sono la terza causa di eutrofizzazione. Inoltre i fosfati, utilizzati soprattutto per assicurare un lavaggio efficace dei tessuti in acqua "dura", devono essere eliminati con procedimenti chimici o biologici costosi nei depuratori e non tutti quelli presenti nell'Ue sono dotati delle tecnologia necessarie per farlo.

«Il progetto di regolamento - spiega una nota dell'Ue - mira ad armonizzare le misure nell'insieme degli Stati membri dell'Ue. E' nell'interesse dell'Unione europea e dei Paesi vicini che la qualità dell'acqua nell'Ue sia la più elevata possibile e che sia evitata l'eutrofizzazione. Alcuni Stati membri dell'Ue hanno già istituito delle restrizioni nazionali che prevedono dei valori limite differenti, mentre altri contano su un'azione volontaria dei produttori dei detergenti. In alcune regioni, le misure prese singolarmente dai Pesi non sono sufficienti per mantenere la qualità dell'acqua ad un livello accettabile». La Commissione Ue assicura però che «Delle soluzioni che permettono di rimpiazzare vantaggiosamente i fosfati sono disponibili per i detergenti tessili. Per quel che riguarda i detergenti utilizzati nelle lavastoviglie automatiche o i detergenti professionali, degli sforzi di ricerca e di innovazione restano necessari per mettere a punto delle soluzioni adeguate per rimpiazzare i fosfati, senza pertanto ridurre l'efficacia dei detergenti. Questo rappresenta un'opportunità per l'industria».

Un limite per i fosfati ed i composti del fosforo è fissato per il 2013: «Alcune soluzioni previste per i la sostituzione dei fosfati possono ugualmente contenere del fosforo, ma sotto una forma chimica differente - spiega la Commissione Ue - suscettibile di causare dei problemi ambientali in caso di utilizzo a concentrazioni più elevate. In conseguenza, il regolamento propone di limitare il tenore del fosforo all0  0,5% del peso totale del prodotto in tutti i detergenti tessili sul mercato dell'Ue. Questa disposizione si applicherà a partire dal primo gennaio  2013, in maniera da permettere ai produttori di detergenti di minimizzare i costi derivanti dalla modifica della composizione dei detergenti tessili in un ciclo di vita normale del prodotto».

La proposta prevede anche una rivalutazione della situazione per quel che riguarda i detergenti per lavastoviglie entro il 31 dicembre 2014.

Il commissario europeo all'industria e all'impresa, Antonio Tajani è convinto che «Grazie alla proposta della Commissione mirante ad interdire i fosfati nei detergenti tessili, i cittadini europei avranno l'assicurazione che l'acqua dei loro laghi, fiumi e mari è di una migliore qualità, e le imprese europee potranno mantenersi al vertice  di questo settore. La Commissione sorveglierà gli avanzamenti realizzati dall'industria nella messa a punto, fondata sull'innovazione, di alternative tecnicamente ed economicamente percorribili per I detergenti delle lavastoviglie automatiche. La proposta sarà di beneficio non solo per gli impianti di depurazione delle acque reflue grazie ad una riduzione dei costi legati all'eliminazione dei fosfati, ma anche per I consumatori che pagano per il trattamento di questi reflui e, alla fine, per l'ambiente».

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