[27/08/2009] News

Poche novità per i parchi e non tutte buone

LIVORNO. L'intervento del Capo dello Stato a Cortina per il riconoscimento delle Dolomiti quale patrimonio dell'Umanità da parte dell'Unesco rientra e a pieno titolo tra le buone notizie per i parchi.
Quel riconoscimento tanto prestigioso non premia, infatti, solo un ambiente straordinario ma un territorio di 142.000 ettari in cui le istituzioni ed in particolare i parchi hanno saputo esercitare al meglio una ‘buona pratica' di gestione come è detto nella motivazione di Siviglia.

Insomma lì i parchi regionali soprattutto e nazionali hanno saputo fare al meglio il loro mestiere e i risultati si vedono. Lo ha riconosciuto con soddisfazione anche il ministro Prestigiacomo che al suo esordio ai parchi di riconoscimenti ne aveva riservati pochi salvo quello assolutamente ingiusto e infondato di essere solo dei ‘poltronifici'.

Le Dolomiti possono così incoraggiarci e stimolarci a mettere in soffitta idee balorde -privatizzazioni etc- per incamminarci su percorsi meno cervellotici. Ma che questo sia imminente stando a quel che si legge sui giornali non pare proprio.

Alla Maddalena dove il parco è da anni alle prese con contestazioni e referendum ridicoli, esponenti della maggioranza regionale chiedono semplicemente agli amministratori di andarsene perché hanno ‘perso' le elezioni. Richiesta che in qualsiasi paese europeo -lasciamo fuori gli Usa-
suonerebbe grottesca. Non qui e non in Sardegna dove in compenso all'Asinara -l'altro parco nazionale alla mutua-vi è un commissario impegnato a liquidare il direttore.

Un altro commissario - in Val D'Agri - pensa invece che sia una bella idea fare dei già grandi parchi del sud uno solo grandissimo, fichissimo e assurdissimo che nemmeno Mandrake potrebbe gestire. D'altronde ho letto che per l'Arcipelago Toscano alle prese con problemi che il ministero si bada bene dall'affrontare come si dovrebbe - mi riferisco all'area marina - ci sono già ex parlamentari che con grandissimo anticipo si autocandidano.

Insomma a fatica riesci a far cancellare la norma Calderoli che abrogava senza tanti complimenti i parchi regionali ma di cose strambe, pericolose e assurde, ne girano ancora parecchie. Rinfrancata dalla manifestazione di Cortina auguriamo al ministro Prestigiacomo che alcuni colleghi di governo considerano meno della Brambilla, di darsi una mossa che devono darsi naturalmente anche le regioni, Toscana inclusa.

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