[26/08/2009] News

Grecia, le fiamme si sono mangiate 21mila ettari di biodiversità

LIVORNO. Secondo i primi dati elaborati anche grazie al contributo dell'Effis (European forest fire information system) nell'area intorno ad Atene e sul monte Pentesi, in assoluto le zone più colpite dagli incendi dei giorni scorsi, sono andati perduti 21.000 ettari, costituiti in gran parte da foreste (soprattutto pinete), macchia e terreni agricoli.

«E' fondamentale a questo punto salvare le aree colpite dagli incendi dalle inevitabili pressioni per un loro cambiamento d'uso - fa sapere il WWF Grecia - Senza dimenticare che dovranno essere prese tutte le misure necessarie per incoraggiare le capacità rigenerative di queste aree e prevenire i problemi di erosione».

Secondo le stime ufficiali circa il 60% di questo territorio ionteressato dalle fiamme era costituito da area naturale di cui:
• il 40% circa, già in passato ripetutamente colpito da incendi, non ha più potenziale di ricostituzione naturale. In queste aree, infatti, gli incendi hanno colpito quasi tutti i siti artificialmente riforestati;
• il 30% circa, costituito da fitta pineta adulta, ha potenziale di rigenerarsi nei prossimi anni;
• il 30% circa, costituito da macchia, anche questo con buona capacità di recupero.

In altre regioni della Grecia, un primo bilancio delle aree percorse da fuoco fa registrare che nell'isola di Zacinto sono andati in fumo circa 1400 ettari, a Evia 5.500, sul monte Kithairon 3073 e nell'isola di Skyros 127.

«Il Monte Pentesi che è stato letteralmente devastato nei giorni passati - conclude il Wwf Grecia -  custodisce tra le 700-750 specie e sottospecie vegetali, 18 delle quali endemiche, 80 specie di uccelli oltre che mammiferi, rettili, anfibi tipici di questi ambienti».

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