[21/10/2010] News

Il Parco delle Cinque Terre riparte, ma non da zero

Il 28 settembre 2010 rimarrà per lungo tempo una data che le Cinque Terre non dimenticheranno. Da un giorno all'altro una bufera giudiziaria si è abbattuta sul Comune di Riomaggiore prima e sul Parco poi con il coinvolgimento nell'inchiesta dell'allora presidente Franco Bonanini.
Quello che è successo in quelle ore lo sanno tutti. Per giorni l'inchiesta "Mani unte" ha conquistato le prime pagine dei giornali locali e nazionali.

Quello che successe nei mesi e negli anni precedenti il 28 settembre saranno i giudici a stabilirlo.

Adesso ciò che conta di più è quel che accadrà al Parco Nazionale delle Cinque Terre, alle cooperative che per suo conto svolgono dei servizi, a tutta l'economia locale e provinciale che da anni ruota intorno all'Ente.

Innanzitutto è fondamentale chiarire che si riparte, ma non da zero.
Il Parco Nazionale delle Cinque Terre era e rimane un modello - non solo per altre realtà italiane ma un punto di riferimento a livello internazionale - sia in materia di tutela, salvaguardia e valorizzazione dell'ambiente e del paesaggio nonché in tema di servizi dedicati al turista, ma in primis al residente.
Il piccolo borgo di Volastra ne è l'esempio più lampante: dieci anni fa l'esodo dei suoi pochi abitanti sembrava un processo irreversibile, oggi grazie ad alcuni interventi ad hoc dell'Ente Parco - tra i quali ricordiamo solo il servizio di collegamento bus a metano con Manarola, il mantenimento in vita dell'unico negozio di alimentari e del ristorante - è uno dei borghi che in termini relativi offre la maggiore capienza ricettiva turistica.

Il recupero delle fasce terrazzate e dei secolari muri a secco, nonché il rilancio di un'economia agricola fondata sulla coltivazione della vite, dieci anni fa era da molti se non da tutti considerato una bella utopia. La strada è stata difficile ed è ancora lunga, ma alcuni risultati concreti sono indiscutibili: la Collina del Corniolo, l'uliveto sopra Riomaggiore e il vigneto collezione di Volastra.

Non si può poi dimenticare che gli imponenti flussi turistici richiamati dalle bellezze delle Cinque Terre - i suoi borghi marinari, i suoi terrazzamenti coltivati e i suoi sentieri a picco sul mare - hanno messo in moto non solo l'economia di questo breve tratto di costa, ma dell'intera provincia con ricadute più che positive anche oltre i confini liguri. Perché ormai da anni l'Ente, per garantire un moderno e sostenibile modello di gestione del territorio, ragiona e opera in termini di area vasta e sinergie. Ne sono un bell'esempio il progetto Parchi di Mare e d'Appennino e la Rete dei Parchi Marini in Liguria.

Ripartendo da queste certezze, il nuovo cammino avviato dal Commissario Aldo Casentino sarà all'insegna della più assoluta trasparenza.

I bilanci del Parco Nazionale delle Cinque Terre saranno resi facilmente consultabili da chiunque sia ad essi interessato. Peraltro è importante evidenziare che essi sono stati verificati e valutati dal Ministero dell'Ambiente e da quello dell'Economia e, lo scorso gennaio, controlli di routine della Guardia di Finanza non hanno evidenziato alcuna irregolarità.

Rimarranno le carte servizi Cinque Terre, sebbene si procederà ad una loro razionalizzazione, ma limpido sarà come l'Ente utilizzerà i fondi ottenuti dalla loro vendita.

Chiare saranno anche le convenzioni che legheranno il Parco a cooperative di servizi o enti locali: un obbiettivo perseguibile questo solo procedendo prima alla disdetta di tutte quelle oggi in essere e alla loro ricontrattazione alla luce di piani economici propri.

Più equilibrati dovranno anche essere i rapporti tra Ente e Comuni dell'area protetta: la distanza fisica, peraltro risibile, tra la sede legale del Parco e quelle delle amministrazioni locali non deve trasformarsi in distanza ideologica e di progetto.

Infine a breve saranno avviate delle selezioni per contratti a tempo determinato in attesa di bandire, nelle prossime settimane, un concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura a tempo indeterminato della pianta organica del Parco.

 

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